nell'immediato dopo partita ho sentito e letto una marea di critiche...
boh io non lo so... forse abbiamo preso tali e tante pizze negli ultimi anni che ormai siamo abituati a lamentarci anche quando, al contrario, ci sono molti spunti per essere positivi.
la Roma il gioco di Zeman non lo fa. o meglio, lo fa "a modo suo" e di come gli permettono le caratteristiche, non proprio adatte, dei suoi giocatori.
però ieri si è vista una Roma con personalità. e calma e consapevolezza.
nel secondo tempo, pur non avendo demeritato nemmeno nel primo, si è vista una Roma continuare a cercare il gol, ma senza affanni o fretta o affogamenti... è stato un assedio portato avanti con lucidità e determinazione. e nonostante un gol del cavolo su calcio d'angolo su una delle poche occasioni del Siena, e nonostante un paio di episodi sfortunati sotto porta, la Roma ha continuato a credrci e l'ha fatto costruendo con calma, determinazione e convinzione di arrivarci al gol.
io ho visto, per la prima volta in quest'anno, la Roma con una convinzione di se stessa.
in tutto questo ho visto (o meglio, devo evincere che) Zeman molto ammorbidito rispetto al suo proverbiale fondamentalismo.
Zeman, o "questo" Zeman che vedo a Roma, e che dice "abbiamo semrpe fatto buone partite fin qui, anche quando abbiamo perso", è uno Zeman che è disposto, anzi dispostissimo a venire a patti con se stesso.
lo si vede con Totti, caso emblematico. libero di andare dove vuole, altro che esterno sinistro.
ma con Totti... poteva essre una eccezione...obbligata... la stima di Zeman, la sua Classe infinita, e la voglia per allenarsi e farsi trovare pronto come un ragazzino... insomma poteva essere il classico caso, visto e rivisto, in cui "a Totti un posto va trovato per forza".
ma se poi guardi Pjanic...
ecco Pjanic non è Totti, ma anche a lui, Zeman ha dato ampia libertà.
di partire in un modo e poi trovarsi la posizione.
anche Pjanic ha svariato, lo fece domenica scorsa in altro ruolo, lo ha fatto anche ieri, dove per larghi tratti, da punta esterna si è trasformato PROPRIO in intermedio, o in trequartista scambiandosi con Totti... ma insomma, siccome non è nemmeno punta, ecco che spesso con il terzino che saliva, Totti che svariava, Pjanic si è trovato spesso a non essere il più avanzato a destra, ma anzi a scalare e ritrovarsi di nuovo intermedio....
e questo è quello che sostenevo (senza sapere se fossero tutti pronti, cioè i giocatori a capirlo, e Zeman a concederlo):
se Zeman c0me sembrava con il caso Totti, si è un pò ammorbidito, serve che molti dei giocatori, che in aprtenza non sono proprio adttissimi per lui, CAPISCANO il "canovacciO", i moveimenti, insommma COME FUNZIONA quello che vuole lui.
poi... se c'è questa volontà, se c'è questa applicazione, la capacità che devi capire che PUOI fare ciò che ti viene più naturale, MA SOLO se mantieni quegli schemi, quell'idea come riferimento, come spartito all'interno del quale continuare ad essere ANCHE te stesso.
così io vedo, che Pjanic può giocare benissimo in questa Roma, e così potrebbe fare chiunque.
Zeman, io ormai ho capito questo, lo ho evinto, lascia fare, non è più un fondamentalista.
gli basta che SIA BEN CHIARO cosa vuole lui, i suoi scehmi, la sua idea di aggressione, di profondità, "la sua idea di calcio".
all'interno di questa ha imparato a concedere qualche licenza.
perchè anche lui ormai è dell'idea che "il singolo" può solo arricchire uno schema.
bata che lo abbia capito, e che ad esso si riferisca costantemente, anche quando "improvvisa" o "va dove lo porta il suo istinto".
tutto qua.
e'è da essere pure sollevati. se è così si può anche fare una buona stagione con uomini "fuori ruolo", e uso proprio le virgolette, perchè a questo punto diventa anche relativo, ancora più relativo, guardare alls precisa collocazione nella propria mattonella.
a questo punto, se Zeman sa ammorbidirsi (ma volendo sempre che lo spartito sia il suo) e se i giocatori invece di fare i MULI, capiscono le potenzialità che si nascondono dietro gli schemi che gli mette a disposizione Zeman... ecco che la collaborazione tra le VOLONTA' e non tra le BAMBINATE E LE LACRIMUCCE, possa portare ottimi frutti.
il gioco della Roma, o meglio di Zeman si vede solo a tratti, proprio perchè, da quanto stavo ragionando qui sopra, a questo punto non si tratta più di rifarsi agli "schemi del '98", al Foggia dei primi '90 ecc...
ormai del '98, dei primi anni '90, c'è la "precisa idea" di calcio fatto in un certo modo, la "impostazione mentale" a cercare un certo tipo di calcio...
ma a quanto vedo io, si va più verso un "mix" di schemi e disponibilità/recettività dei giocatori.
se Zeman vede che hai capito, ti mette e ti lascia anche licenza.
questa è la novità che mi sembra di evincere.
ieri molti uomini hanno svariato uscendo dalle loro posizioni, ma l'idea di difesa alta, di veritcalizzazione era quella la, e a Zeman è piaciuto, e in certi casi ha anche battuto le mani.
per il resto sulla partita specifica....
Roma sempre in partita, immeritato lo svantaggio. Siena chiusissimo e spazi troppo stretti, anche perchè si era a inizio partita e il Siena era fresco per correre ovunque...
in quell'avvio la poca qualità in campo della Roma ha permesso di vederee un gioco "ordinato", "caruccetto", ma niente di più... non c'era poi la qualità per trovare la rete.
in fondo la Roma, di grande qualità aveva solo Totti, Pjanic, Destro incaglaito negli spazi strettissimi, e Tachtsidis ancora acerbo e tutto da rivedere dopo qualche partita in cui non era statao titolare...
il resto se vai a vedere, sono tuti gregari, sembra una specie di ..Samp, di Palermo...
balzaretti, piris, marquinhos, bradley, florenzi.... sembrano nomi da squadra di metà classifica...
insomma all'inizio non si riusciva a trovare spazio, troppi gregari, poca qualità per poter trovare buchi nelle maglie strettissime di inizio partita.
nel secondo tempo con il Siena un pò meno fresco, si sono trovati gli spazi e i gol.
secondo me è tutta qui la partita, ma è tutta qui perchè la Roma ci ha messo la convinzione e la personalità, la voglia ma anche la lucidità.
era un Siena in forma, non prendeva gol, in un buon momento... e la Roma non ha mai demeritato, anzi ha sempre dato la netta impressione che fosse una sconfitta immeritata e che il gol doveva venire...
i singoli.
Tachsidis per me uno dei migliori in campo. nettamente.
come "sventaglia" lui non c'è nessuno nella Roma. la sua capacità di tirarti la "stecca" sui piedi, pescandoti anche in mezzo a due avversari, perchè te la da forte e secca...
controllo, sguardo e passaggio, verticale, immediato, secco.
Tachtsidis ha sbagliato pochissimi passaggi, non certo 7 su 10 come dice Ennio che, ca va sans dire, non è sereno quando lo giudica, e parlo sopratutto di quelli in zona nevralgica, perchè pure Pjanic con il Toro aveva azzeccato i passaggi, ma quelli a tre metri, mentre quelli smarcanti li ha sbagliati quasi tutti (con il Toro, ripeto).
la sua capacità di darti palla secca, anche rasoterra, verticalizzando già di 20, 30 a volte 60 metri, non ce l'ha nessuno in rosa.
ieri i miei amici sembravano cecati...
non vedevano un cazzo di questi passaggi, tanti, precisi, verticali, immediati...
però appena Tachsidis sbaglaiva una cosa che deve ancora imparare e cioè capire che quando porta palla e avanza palla al piede, deve trovare il tempo per liberarsi della palla, perchè così si mette a rischio. e infatti gli errori più marchaini sono stati uno nel primo e uno nel secondo, quando si è fatto sfilare palla, mentre la portava per uno o due passi in più...
ma per il resto ottima prova. anche in fase di contenimento o di rottura.
Tachsidis, sta solo a lui e alla sua intelligenza, può diventare un giocatore dignitosissimo, deve capir...SI. deve "conoscere se stesso" e capire i suoi limiti. ha delle precise qualità, anche molto particolari. se è intelligente trova il modo di limare i difetti o di non mettersi nelle condizioni di accentuarli e ottimizza le sue prerogative.
sennò resterà un incompiuto.
Pjanic ottimo. mi sta piacendo molto la sua volontà di applicarsi, di essere se stesso all'interno di una cosa che finalmente sembra aver capito, e sembra (cosa più mportnate) aver capito come calarvisi detnro. anche mettendoci del suo.
e qui vanno fatti i complimenti a lui, e per estensione a Zeman, per la libertà che mostra di concedere a tutti, patto di suonare nell spartito.
Destro avevo letto e sentito che tecnicamente lasciava dubbi a qualcuno....
mi pare che ieri con un paio di stop e dribbling in un fazzoletto a bersi due difensori e trovare la girata, abbiano convinto gli scettici.
ha fatto un paio di pezzi alla Van Basten. ed è pure un lottatore.
ieri l'unico sotto tono davvero, è stato Bradley, anche se in fase di contenimento si è fatto sentire.
Piris ha fatto bene e male... si applica, ma non mi convince, dopo una dozzina di partite, vanno fatti i primi bilanci.
e lui si impegna, a volte fa anche cose notevoli... però troppe imprecisioni, troppe volte si fa fregare...
Balzaretti uno dei più negativi di ttutto l'avvio stagione, in fase di costruzione non azzecca quasi nulla, un cross ogni due-tre parttie, appoggi scolastici... spesso lascia scoperta la fascia...
Totti Immenso ancora una volta.
Florenzi ordinato e applicato.
Castan e Marquinhos buoni, anche se c'era poco lavoro. ma sopratutto il secondo... se è sembrato che ci fosse poco lavoro è perchè questo è un fulmine.
a me... ricorda Vierchowod. uno stopperone inesorabile, una velocità supersonica. lo ricorda anche nei piedi amari. ma qui sta al ragazzo, se si mette sotto a palleggiare migliorerà. ha solo 18 anni...
dopo un pò di partite viste devo dire che Goicoechea NON mi convince.
ogni volta trova il modo di fare qualche puttanata da insicuro.
ecco, mi trasmette insicurezza.
insomma... può essere la partita della svolta. dove il gruppo (squadra e allenatpore) reciprocamente si da atto, si viene incontro vicendevolmente, il tutto a partire dall'elemento CARDINE.
la voglia, la serieà, l'applicazione, la disciplina.
staremo a vedere. ora lòa Roma può solo migliorare e ciò che la può ributtare giù, è purtroppo una cosa che con la Roma è sempre dietro l'angolo:
la nostra proverbiale capacità di andarci a capare le bucce di banana propri quando sembrava andare tutto per il meglio.