non voglio accodarmi anch'io a questa discussione piuttosto stucchevole e ormai molto noiosa sugli errori e sui limiti di zeman, che siano essi veri (alcuni) o presunti (molti), che sta infettando tutti i thread del forum.
la rosa è quella che è. la qualità mi sembra sufficiente. e il gioco non mi sembra così fantascientifico da non poter essere interpretato dai giocatori che zeman ha a disposizione. si chiede applicazione e concentrazione. cioè qualcosa che normalmente non si scrive nemmeno in un contratto perché se ne sottintende la presenza. soprattutto quando parliamo di sport.
ci sono carenze di mentalità e di professionalità, ma questo è stato detto e ridetto fino alla nausea.
ci sono carenze a livello dirigenziale, anche questo è stato detti.
ci sono problemi culturali con un modo di fare management che soprattutto a roma si fa fatica a digerire, dove, a quanto pare, fa ancora molto piacere la sberla del padrone. (questo l'ha capito anche un infame come cellino che ha perculeggiato il dirigente della roma baldini come non avrebbe mai osato farlo con il dirigente del milan galliani, guadagnandosi peraltro la finta indignazione e non pochi celati applausi della fogna mediatica romanista.)
ma anche di questo si è parlato e scritto.
in ogni caso non sono pallotta o baldini che fanno piovere o che devono coprire le fasce. e non è sabatini che ha detto a de rossi di prendere a pugni mauri nel terzo minuto di recupero del primo tempo.
non c'entrano nemmeno destro e pjanić perché il derby si poteva vincere anche senza di loro.
infatti secondo me la roma la partita l'aveva iniziata benissimo.
ha dominato il primo quarto d'ora, aveva il maggior possesso palla ed era sostanzialmente la migliore squadra in campo.
la lazio comunque grazie ad un centrocampo discretamente flessibile è riuscita a intercettare qualche passaggio e a provocare alcuni errori.
ma quando il gioco si spostava nella loro trequarti si vedeva benissimo quanto era in affanno la loro difesa. avevano grande difficoltà a difendere le incursioni dei centrocampisti e non sono riusciti a limitare le iniziative sulla fascia sinistra. lì il trio totti-balzaretti-florenzi faceva un po' come gli pareva. e infatti il corner del gol di lamela è nato da un spunto su quella fascia.
poi non si capisce cosa sia successo, ma già prima del diluvio la roma è arretrata troppo.
de rossi troppo basso e i terzini praticamente in linea con i centrali in una specie di 5-4-1. questo ha permesso alla lazio di pressare piuttosto effettivamente inibendo l'impostazione del gioco. già alzare piris e balzaretti di qualche metro avrebbe cambiato la situazione.
pur pressando meglio contro una roma troppo bassa, prima del diluvio la lazio non è riuscita a far niente per la costruzione del gioco. sembrava veramente regredita ai bei tempi di reja. anche se per un motivo opposto a quello di allora: all'epoca il loro centrocampo stava troppo basso, mentre ieri, in quella fase della partita, mauri, klose e candreva ma anche gonzalez stavano troppo alti con la conseguenza di una trequarti deserta.
per questo hanno dovuto aggirare il centrocampo e giocare sulle fasce. e finché il campo ha retto hanno creato pericoli solo da calci piazzati, lanci lunghi e appunto sulle fasce con i terzini che hanno spinto molto e che non sono stati seguiti con sufficiente decisione e costanza da lamela e totti.
sono poi state le condizioni atmosferiche a trasformare questo svantaggio in un vantaggio e a mascherare le carenze della lazio.
hanno semplicemente reagito più prontamente e, seguendo le direttive di petkovic, hanno intensificato il gioco sulle fasce creando sempre più pressione.
soprattutto sulla fascia destra candreva e konko sono stati molto più reattivi dei nostri.
il pareggio nasce da una situazione sintomatica per i problemi della lazio in fase di costruzione attraverso le vie centrali: i due terzini lulic e konko, più candreva, gonzalez e klose stavano su una linea all'altezza dei 16 metri con mauri praticamente attaccato addosso a loro e coperto anche lui da de rossi e florenzi. hernanes che portava palla al centro era coperto da bradley e c'era lamela in raddoppio. questa situazione non avrebbe portato a nulla se hernanes non fosse stato così abile a procurarsi la punizione sulla quale poi goicoechea fa la papera.
sempre dalle fasce, questa volta dalla sinistra, la progressione solitaria di hernanes che porta al vantaggio. lì non sbagliano balzaretti e marquinhos. anche se balzaretti non ci fosse stato, klose non sarebbe stato in fuorigioco perché si orientava sia a burdisso che a marquinhos. d'altronde klose è molto difficile da marcare e in carriera si è bevuto difensori di ben altra qualità sul filo del fuorigioco.
lì sbagliano i quattro che non fanno interdizione su hernanes: de rossi, bradley, piris e lamela che lo rincorreva.
il terzo gol della lazio su un lancio lungo dalla metà campo della lazio grazie ad una papera di piris.
il tre a due ce lo ha regalato marchetti.
nei quaranta minuti del secondo tempo che passano dal 3-1 al 3-2, c'è stato poco da vedere e da commentare. la roma si è ripresa un po', ma in inferiorità numerica e in svantaggio è anche piuttosto difficile giocare su un campo impraticabile.
i cambi questa volta sono stati molto difficili da azzeccare.
togliere totti è sempre un azzardo, soprattutto alla luce del fatto che la fascia sinistra è la componente del nostro gioco che funziona meglio.
d'altronde, come dice route, totti sembrava in difficoltà su quel terreno, ed era già tutta la partita che non riusciva a coprire in maniera costante.
non saprei giudicare se togliere lamela per tachtsidis sia stato uno sbaglio. anche lamela in fase di copertura non aveva fatto gran che. e se totti e lamela non supportano i terzini in fase di copertura, non ha senso prendersela con piris e balzaretti se a un certo punto non spingono più, non riescono a tenere alta la concentrazione per novanta minuti e poi sbagliano perché sono continuamente sotto pressione. questo nostro problema ormai l'hanno capito tutti in serie a.
forse sarebbe stato meglio togliere osvaldo invece di sperare che prima o poi arrivasse anche a lui una palla sfruttabile sul quel terreno difficile.
fatto sta che la roma nel secondo tempo ci ha messo venti minuti per fare il primo tiro in porta.
alla fine ha vinto la squadra che ha sfruttato al meglio le pessime condizioni. la roma si è ritirata dopo il vantaggio e il tempo l'ha punita rendendo più effettiva la limitata strategia della lazio di attaccare esclusivamente per le fasce.
***********************************************************************
Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)