Zdeněk Zeman

Vincere piace pure a me, piace a tutti credo, ma in quel periodo era per me tipo non lo so il matrimonio una cosa che forse prima o poi sarebbe accaduta ma in una prospettiva talmente lontana che manco ce pensavo. Io sono dell'83, le mie prime Rome erano squadre de mezze seghe, con qualche eccellenza, ma spesso pure piene de problemi che normalmente giocavano pure male oltre a navigare sotto il top. La botta de vita era Ottavio Bianchi. Già che siamo diventati della Roma, noi della nostra generazione quando le italiane vincevano tutto in Europa e noi s'attaccavamo regolarmente al cazzo, ce dovrebbero premià in perpetuo .

Zeman fu una boccata d'aria fresca in quel senso: non vincevi un cazzo uguale ma almeno allo stadio te divertivi.

Poi sì lì entra pure in ballo come è fatto uno di suo: io so che lo sport agonistico è vincere, è proprio il succo e l'essenza, però ecco non me dispiace, ogni tanto e non necessariamente sempre alla Roma, la figura "alla Zeman". Che ne so nel ciclismo io il primo che ho "tifato" è stato Chiappucci che alla fine non vinceva mai un cazzo. La fascinazione per queste figure l'ho sempre avuta e sempre ce l'avrò a questo punto. Per me fanno bello lo sport anche loro.

Poi per vincere devi pigliare Capello ma non sarà mai uno che me ricorderò con tutto questo grande affetto.