00 04/12/2012 22:28
sì beh la testa c'è ovvio..l'approccio del resto parte da là, e non solo per i testi.E sono d'accordo che è la musica che alla fine ti convoglia le scelte, almeno per me entro certi binari.
Quando la musica diventa uno strumento eccessivamente prestato e finalizzato ad un messaggio politico o sociale univoco, in senso stretto militante, non mi dà piu' certe vibrazioni.
Ma perchè forse non è neanche tanto un prodotto musicalmente proponibile. Non hanno proprio interesse a vendersi. Adesso mi vengono in mente gli Amon Duul I , ma tu ne avrai altri di esempi.
Il filone punk ad esempio non riesco a considerarlo proprio militante, al di là di alcuni casi particolari,forse perchè prevale di piu' la provocazione del testo e dell'esibizione, altrimenti non è che un saltellare , spesso solo slogan eh, tra proclami di misoginia, brigate rosse, rivolta nei ghetti, violenza contro la polizia e via dicendo.
E gli stssi CCCP per come si proponevano non mi era certo indigesta, a prescindere dalle idee politiche condivisibili o meno.
Poi mi rendo conto che quello che per me magari è prima di tutto un prodotto musicale per altri è fondamentalmente militanza.
Tralasciando quelli che bontà loro fanno il saluto romano ballando l'Ebm.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola