00 01/09/2010 16:37
Wwf e Lipu: in Italia già si spara
a dodici specie di cui 4 a rischio




«In un clima di incertezza del diritto le Regioni aspettano fino all’ultimo minuto per deliberare i calendari per evitare i ricorsi al Tar delle associazioni ambientaliste». Così Osvaldo Veneziano, presidente nazionale di Arcicaccia, anche se in realtà molte regioni hanno già deliberato.

Anche a livello nazionale Wwf e Lipu (Lega protezione uccelli), insieme con altre associazioni, sono pronte a ricorrere al Tar. Per ora - dice Patrizia Fantilli, responsabile dell’ufficio legale islativo del Wwf - ci siamo accordati su Veneto, che chiede ancora le deroghe per le peppole e i fringuelli, Lombardia, Toscana, Calabria e Abruzzo.

Il rischio, per Fulvio Mamone Capria, vicepresidente della Lipu, è che con la pre-apertura «già si inizia a sparare a 12 specie, tra cui 4 in declino mentre c’è il divieto di caccia alle specie in periodo di migrazione, riproduzione e assistenza alla prole, e accoppiamento».
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola