00 18/03/2010 13:05
Re:
giove(R), 18/03/2010 12.02:

RANIERI FURIBONDO

Il pareggio di Livorno, inteso come sbandata nella corsa scudetto, finisce per essere analizzato al microscopio: errori e orrori, disattenzioni e leggerezze. E’ la conferma che la Roma non si arrende e, per primo Ranieri, non vuole più sbagliare nelle ultime 10 partite di un campionato apertissimo (…). Si insiste, dunque, sulla sfida di domenica scorsa al Picchi per ritrovare la compattezza dei giorni migliori della nuova gestione tecnica. «Siamo sempre riusciti a fare il contrario di quello che dovevamo: avevamo preparato la gara in un modo, l’abbiamo giocata in un altro», la sintesi del discorso dell’allenatore, ancora infuriato con la squadra svagata e presuntusosa. Quei tre gol incassati dal Livorno terz’ultimo proprio non gli vanno giù , dopo settimane passate a Trigoria a cambiare l’atteggiamento troppo frivolo e di conseguenza fragile della Roma. Così, prima di scendere in campo per il lavoro quotidiano, Ranieri si ferma a lungo con i giocatori nella sala riunioni. Per riproporre il film rocambolesco della gara in Toscana. Partecipano tutti, con l’allenatore che sottolinea i particolari di un pomeriggio tatticamente scellerato. Quando gran parte della squadra è già in campo con i preparatori, l’allenatore è ancora all’interno dello spogliatoio con i difensori. E’ durissimo con alcuni di loro. Si agita quando vede le immagini in cui Motta non sale, nelle azioni dei primi due gol di Lucarelli. La staticità del centravanti lo aveva portato a cambiare due giocatori su quattro lì dietro, ma la risposta di Motta e Mexes non è stata quella attesa. Entrambi coinvolti sulla prima rete, con movimenti tardivi. Si torna nelle zone d’ombra per spiegare agli interessati che non si possono regalare gol in quel modo. In quelle situazioni, con la difesa schierata. E sempre dallo stesso lato, quello di Juan e Riise per colpa di chi, sulla fascia opposta e quindi in una situazione per gli interessati non di rischio o di pericolo, si impappina e fa saltare gli automatismi. I più semplici. Ranieri a muso duro (…). Pareggiare è come perdere: a Trigoria ora lo sanno tutti.


spero sia andata così. e spero sia sempre così. e rimpiango che in 80 anni di storia, così c'è andata poche volte.

sono queste le cose che contano, non il presunto coraggio del tridente.

cari buffoni della stampa romana.




Speriamo veramente che sia andata così e sia accaduta questa cosa.