00 18/11/2020 19:31
Giacomo(fu Giacomo), 18/11/2020 08:55:

Boh io non ve capisco.
Già solo la prima mezz'ora con le immagini di Roma come era quand'ero piccolo, la maglia di Giannini del 1989, i colori, mamma mia, un pugno allo stomaco, altro che il libro, mi sono spuntati i lacrimoni al minuto 1'.
Perché, i numeri che fa quando sta alla Lodigiani e già fa i passaggi di tacco al volo?
O quando sta su Rete Oro, timido timido, che però cerca comunque di fare la battuta?
E del resto che doveva essere? è chiaro che c'è il suo punto di vista, racconta lui. Ma tutte le autobiografie sono così. Ma questo è molto più immediato del libro, dove deve spiegare, argomentare, si capisce che gli "presta" le parole Condò. Qui è più asciutto.

Ieri cercavo di spiegare alla mia compagna perché posso dire che Interstellar è una minchiata e invece magari mi rivedo trenta volte Un sacco bello.
C'è anche il senso di comunità, di condivisione, di nostalgia, una cosa tipicamente europea e pure romana per certi versi. Gli americani mettono su lo spettacolone, noi alla fine siamo fregnoni.
Però certi sentimenti li possiamo capire solo noi.

E comunque Spalletti merda :D

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