00 20/06/2019 15:41
Vero, ma é proprio in virtù di questo quadro dirigenziale ,di quanto visto e certificato in questo ultimo mese che diventa difficile stabilire il confine tra il volere e il dover essere uno one man band .


Come diceva bombolo "qua sta tutto sulle spalle mie tze tze..."

Poi ce potemo mette tutti gli epiteti e i ritagli de giornale ,ma al di là di tutto
Sabatini dopo svariati tentativi era riuscito ad un certo punto a trovare la giusta alchimia tra bisogno e fabbisogno che ,seppur non facendoti vincere nulla, (ma li ce vó pure un pizzico de fortuna) ti aveva cmq portato ad un livello di competitività straordinario per il nostro background.
E i frutti sul lungo si incominciavano a vedere fino a che Monchi nn c'ha messo mano...


Il mio rammarico sta tutto li e parte da una matrice che é proprio all'opposto del riommismo,ovvero dalla consapevolezza del perdente che si é visto toccare quell'equilibrio là che guai a sputarci sù.

Tant'é vero che adesso come volevasi dimostrare siamo ritornati con la testa sotto la merda e a respirà con la cannuccia ...











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“L’autorità che aveva Fabio Capello all’interno del centro sportivo. In particolare, quando la squadra scendeva in campo per gli allenamenti, i giardinieri dovevano allontanarsi perché al mister davano fastidio i rumori. Doveva esserci il più assoluto silenzio e lui voleva il totale controllo su
ogni situazione. Queste persone che curavo il terreno di gioco, come lo vedevano arrivare, sparivano in pochi secondi"