00 28/04/2018 05:30
Concordo sull'aspetto mentale , in queste partite è l'elemento da cui non si può prescindere se si vuole fare bene, tutto il resto tattica , tecnica viene in secondo piano.

E qui la colpa và data si in primis ai giocatori, perchè dopo aver interpretato in quel modo la partita col Barcellona non te pòi intimorì al punto tale che dopo l'1-0 vai in palla totale.

La partita è cambiata quando ad un certo punto è sceso il loro ritmo ed è uscito Salah ,non per i cambi perchè tardivi .

Per il resto si rimane nell'ambito delle ipotesi , ma và detto che l'allenatore di fronte a quel massacro qualcosa de meglio lo poteva fà .

A Liverpool si è comportato come quei giocatori di poker che provano a bluffare nella speranza che qualcuno ce caschi .

Sticazzi se fai usci subito Under , poi glielo spieghi con calma senza che te lo bruci. O Jesus che dopo l'ammonizione è stato ridicolizzato da Salah .

Comunque sò più forti e più incazzati de noi , questi non li intimorisci per niente.
[Modificato da er.principe77 28/04/2018 05:31]




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“L’autorità che aveva Fabio Capello all’interno del centro sportivo. In particolare, quando la squadra scendeva in campo per gli allenamenti, i giardinieri dovevano allontanarsi perché al mister davano fastidio i rumori. Doveva esserci il più assoluto silenzio e lui voleva il totale controllo su
ogni situazione. Queste persone che curavo il terreno di gioco, come lo vedevano arrivare, sparivano in pochi secondi"