00 28/03/2019 12:03
Walter Sabatini è stato male, e questo lo sapevamo. Ma i dettagli della malattia che ha fornito ai microfoni del 'Secolo XIX' erano fino ad ora segreti, e fanno riflettere parecchio. Sia sul personaggio, sia in generale. L'attuale direttore dell'area sportiva della Sampdoria racconta tutto senza freni.

"Il mio corpo da anni mi mandava segnali clamorosi. Quel sabato dovevo partire per la Cina, se fossi salito su quell'aereo sarei morto. Il venerdì notte tra cortisone in vena e ansiolitici mi avevano un po' stabilizzato. Però l'ultimo ricordo che ho è uno scambio di messaggi con Osti. Poi sono sparito dalla vita. Ancora adesso di alcuni periodi non so quello che è successo o quello che i farmaci mi hanno fatto credere".

Il racconto sconvolgente di Walter Sabatini prosegue con i doverosi ringraziamenti alla Sampdoria e ulterio dettagli.


"Quando il mio corpo ha deciso di ribellarsi e di andarsene un po’ fuori dalle balle, mai Ferrero mi ha fatto pesare le mie lunghe assenze da Genova. Un altro ringraziamento va poi all’altra Samp, la squadra. Quando mi risvegliavo, mi arrivavano notizie positive, di vittorie. Ai giocatori l’ho detto, devo loro molto. La vittoria di Bergamo, ad esempio, nel dormiveglia farmacologico mi ha rigenerato, mi ha costretto a svegliarmi".

L'ex direttore sportivo della Roma conclude il suo spiacevole racconto con un po' di ottimismo e con la sua situazione attuale.

"Prendo 15 compresse al giorno, tranquillanti per il fumo perchè non c'è un solo minuto del giorno in cui non penso alla sigaretta. La mia vita era scandita dal fumo, ogni sigaretta fumata è stata per me una bellissima sigaretta. Vivere senza è una tragedia, ma ho un obbligo verso chi mi vuole bene. Mentre ero in coma penso di aver visto il paradiso. Sembrava un supermercato. Ora vorrei vedere il paradiso calcistico a maggio con la Sampdoria".

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ogni sigaretta fumata è stata per me una bellissima sigaretta

pare un epitaffio [SM=x2478856]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola