00 08/06/2011 12:13
Scommesse, bufera sul Napoli
S'indaga su tre partite sospette



Nel mirino le sfide con la Samp, il Parma (stagione 2009/2010)
e con il Lecce.

L'obiettivo delle indagini è accertare eventuali irregolarità nello svolgimento delle gare (che avrebbero fatto registrare flussi anomali di puntate) e gli intrecci con la criminalità organizzata.

La svolta della Procura arriva nell'ambito del filone dell'inchiesta per l'ipotesi di reato di frode sportiva. Titolari il procuratore aggiunto Giovanni Melillo e i pm Antonello Ardituro, della Dda, Danilo De Simone, Vincenzo Ranieri e Paolo Sirleo. Si tratta del pool di magistrati istituito da oltre un anno che si occupa dei cosiddetti «reati da stadio», ovvero le azioni violente degli ultrà. Ci sono diversi indagati. La settimana prossima sono previsti interrogatori di testimoni che potrebbero essere coinvolti anche nell'inchiesta di Cremona.

De Laurentiis, interpellato in mattinata, ha detto di non essere «al corrente di un coinvolgimento diretto del Napoli». Il patron partenopeo ha parlato anche del boss fotografato a bordo campo al San Paolo in occasione proprio di Napoli-Parma del 10 aprile 2010: «Per la presenza di determinati elementi le società non sono mai considerabili responsabili perchè allo stadio non possono andare solo quelli colpiti da Daspo, questa è la legge e questa è la regola. Quella persona era alle dipendenze di un manutentore del campo di gioco, e nella foto è rappresentata vicino alle forze dell'ordine. Non è che il Calcio Napoli può stare a verificare la fedina penale di ognuno che entra. Noi abbiamo 700 steward le cui generalità sono regolarmente inoltrate alla questura, bisognerebbe piuttosto stabilire con il ministero se in un impianto pubblico di grande capienza sia il caso di negare l'accesso anche a chi ha problemi gravi con la legge anche per altri motivi. Si tratta quindi di una diatriba da risolvere».

De Laurentiis ha affrontato poi il tema delle scommesse: «La Lega calcio dovrebbe avere il 50% del controllo e degli introiti delle scommesse, invece operano anche società straniere. Tutto ciò è assurdo. Quindi o stabiliamo con Platini regole ferree, oppure si finisce nel sensazionalismo. Il calcio va difeso e non bruciato, e va difeso con regole di respiro internazionale».
lastampa.it


Anche qui valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza.
Però ecco, se io dovessi avere dei sospetti sulla Serie A ne avrei certamente di piu'per situazioni di questo tipo..ovvero della vera criminalità organizzata ovvero la camorra che ti piomba al campo e ti dice..domani o perdi..o perdi, perchè io devo guadagnarci.

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola