00 12/05/2011 13:41
Lampade Uva vietate agli under 18
Il ministro Fazio: lettini abbronzanti proibiti anche alle donne incinte

ROMA
Addio abbronzatura tutto l’anno per i ragazzini sotto i 18 anni. A rischio l’incarnato dorato garantito dalle lampade solari anche per le donne in gravidanza, per chi ha subito tumori alla pelle e per chi si scotta facilmente. Nuove cautele d’uso sono in arrivo per quanto riguarda le lampade e vari altri apparecchi elettromeccanici per uso estetico: ieri il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha infatti firmato un decreto interministeriale (ministero della Salute e dello Sviluppo economico) che aggiorna le caratteristiche tecnico-dinamiche e le modalità d'esercizio e applicazione di numerosi macchinari, dal solarium appunto alle saune e bagni di vapore, dallo scaldacera per ceretta agli attrezzi per ginnastica estetica, dai depilatori elettrici al laser estetico per depilazione.

«Con il provvedimento firmato oggi abbiamo compiuto un passo in avanti per la tutela del cittadino che vede così garantito in modo ancora più stringente il livello di sicurezza degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico come le lampade abbronzanti, i depilatori elettrici, le saune e i bagni turchi», è il commento del ministro della Salute. «La regolamentazione dell'utilizzo delle lampade abbronzanti è particolarmente importante per la dimostrata nocività, soprattutto nelle persone più giovani, delle radiazioni ultraviolette che espongono ad un aumento del rischio di melanoma cutaneo statisticamente significativo».

Plaude all'iniziativa il sottosegretario alla Salute Francesca Martini: definisce il provvedimento «in linea con l'obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e la salute futura, in particolare dei giovani. Ci auguriamo che ora sia rispettata la norma sia per la qualità degli strumenti, sia soprattutto sugli abusi in fasce di età giovani come gli adolescenti». Secondo i dati, sono circa un milione e mezzo i minorenni che fanno almeno una lampada all'anno, di cui 700mila più di una al mese.

Altrettanto favorevole è la dottoressa Caterina Catricalà, direttore del dipartimento clinico sperimentale di Dermatologia oncologica dell'Istituto San Gallicano di Roma: «Finalmente anche in Italia abbiamo una norma che regolamenta l'accesso a questi centri». Anche lei ribadisce i rischi dei raggi Uva: «Nell'infanzia e nell' adolescenza i raggi Uva possono creare il presupposto per i tumori alla pelle e l'invecchiamento precoce della pelle». Si raccomanda quindi «prima di usare qualsiasi cosa che possa avere un impatto sulla pelle» di «recarsi dal dermatologo».

E a chi non potrà più stendersi sul lettino abbronzante, arriva il consiglio della Coldiretti per sfruttare al massimo anche i primi raggi di sole naturale: «E' possibile prepararsi alla tintarella estiva con una dieta adeguata, che si fonda sul consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Una opportunità che consente di conciliare salute e bellezza».

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io farei un controllo pure sull'evasione fiscale dei centri estetici ..

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola