00 06/04/2012 09:42
Bosnia, a Sarajevo 11mila sedie vuote per ricordare le vittime dell'assedio

Venti anni fa l'inizio della guerra civile


A venti anni dalla guerra in Bosnia, Sarajevo ricorda le vittime del sanguinoso assedio alla città. Per commemorare i morti, le autorità cittadine hanno organizzato un concerto davanti a 11.541 sedie rosse vuote, l'esatto numero delle vittime dell'attacco alla capitale bosniaca da parte delle forze serbobosniache e dell'esercito jugoslavo.
Le sedie rosse sono state raccolte in 825 file lungo la principale arteria della città il Viale Maresciallo Tito. Tra il 1992 e il 1995 la popolazione di Sarajevo visse costantemente esposta al fuoco dei cecchini, ai bombardamenti, agli attentati, tagliata fuori dai rifornimenti di generi alimentari, medicinali, acqua ed elettricità, completamente dipendente dagli aiuti umanitari internazionali. Oltre ai circa 11mila morti, l'assedio provocò decine di migliaia di feriti, e distruzioni.
La guerra civile a Sarajevo scoppiò dopo la proclamazione di indipendenza, il 3 marzo 1992. Il 5 aprile i cecchini aprirono il fuoco contro una folla di circa 50mila persone che si era riunita davanti al parlamento per manifestare a favore della pace. La città fu circondata dalle forze serbe che si posizionarono sulle colline circostanti. A partire dal mese di maggio di quell'anno iniziò il blocco di sarajevo che fu tagliata fuori dal mondo esterno.
tgcom.it

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11mila solo a Sarajevo..in tutta la Bosnia arrivarono a 100mila..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola