00 17/01/2011 10:50
Iraq: 20 anni fa "Desert Storm"
La prima guerra del Golfo




WASHINGTON - Vent'anni fa, poco prima delle tre del mattino, scattava l'operazione 'Desert Storm' contro l'Iraq del regime di Saddam Hussein, che il precedente 2 agosto aveva invaso i territori del Kuwait: nel giro di pochi minuti, all'alba del 17 gennaio 1991, una dozzina di elicotteri della task Force 'Normandy' colpirono le istallazioni radio delle difese aree irachene ai confini con il Kuwait, aprendo un corridoio sicuro per i bombardieri e gli stealth della Coalizione diretti contro Bagdad. Voluta in primo luogo dall'America guidata dall'allora presidente George Bush padre e dalla Gran Bretagna al fine di prevenire le mire espansioniste di Saddam sui pozzi petroliferi del Kuwait e dell'Arabia Saudita, sostenuta da una coalizione di 34 paesi tra cui l'Italia, e preceduta da una serie di risoluzioni delle Nazioni Unite che intimavano inutilmente a Saddam di ritirarsi dal Kuwait, prendeva cosi' il via la cosiddetta prima Guerra del Golfo.

Quella che lo stesso Hussein chiamo' ''la Madre di tutte le Battaglie'' e che lo vide sconfitto in soli 45 giorni. Anche se, negli accordi che seguirono il 'cessate il fuoco', il dittatore venne lasciato al potere. Falliti tutti gli sforzi diplomatici, dopo una serie di risoluzioni che imposero sanzioni economiche all'Iraq, era stata la stessa Onu con la risoluzione 678 del novembre 1990 a dare un ultimatum per il 15 gennaio 1991 al regime di Baghdad: se per quella data l'Iraq non si fosse ritirato dal Kuwait ''viene autorizzato l'uso di tutti i mezzi necessari per implementare l'ordinanza''. Fu il primo conflitto annunciato e seguito da dirette tivu' di tutto il mondo, lanciato con il drammatico e spettacolare bombardamento a tappeto di Bagdad e di tutto l'Iraq.

La potente campagna aerea sgancio' ben 88.500 tonnellate di bombe in migliaia di spedizioni. L'assalto di terra decisivo fu lanciato il 23 febbraio successivo, quando le forze alleate capitanate dai marines e dall'esercito Usa e con una forte presenza saudita segnarono la vittoria che libero' il Kuwait e apri' la strada alla conquista dell'Iraq. In meno di 100 ore la guerra fu dichiarata conclusa: Saddam Hussein annuncio' il ritiro dal Kuwait il 26 febbraio, il 28 febbraio Bush e la Coalizione dichiararono il 'cessate il fuoco', il 3 marzo i leader iracheni accettarono i termini della fine del conflitto. Nei mesi seguenti, a difendere la decisione di non aver proseguito le ostilita' fino al rovesciamento del regime di Hussein fu l'allora ministro della difesa, Dick Cheney: ''E' stato giusto fermarci dopo l'espulsione di Saddam dal Kuwait e non tentare di conquistare l'Iraq perche' la verita' e' che Hussein non vale la perdita di altre vite umane americane''. Nel 2003, da vicepresidente Usa, proprio Cheney fu tra gli artefici della seconda Guerra del Golfo.

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già 20 anni!

Come dimenticarsi dei missili Patriots e degli Scud...
è ovviamente di Bellini e Cocciolone...


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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola