00 21/04/2011 14:24
Il mistero della donna ritrovata morta vicino Teramo: volto sfigurato, una svastica incisa sul collo e due siringhe conficcate nel corpo


Due siringhe conficcate nel corpo, il volto sfigurato e la gola squarciata. Sulla schiena una svastica incisa. È stato portato nella notte all’obitorio dell’ospedale di Teramo il corpo di Carmela Rea, detta Melania, 29 anni - originaria del Napoletano, ma residente a Folignano (Ascoli Piceno) - scomparsa il 18 aprile da Ascoli Piceno e trovata morta ieri in una zona boscosa di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo).

Per il momento le indagini vengono svolte dagli inquirenti teramani, in attesa che si riesca a chiarire se Carmela sia stata uccisa nel luogo in cui è stato trovato il corpo oppure altrove e poi trasportata in Abruzzo. In quest’ultimo caso la competenza territoriale è della Procura di Ascoli Piceno. Importante, anche a questo fine, sarà l’esito dell’autopsia che - secondo quanto si è appreso - sarà affidata oggi dal sostituto procuratore di Teramo Greta Aloisi.

Dall’esame si attendono elementi per stabilire la data e le cause della morte. Non si esclude che l’esame autoptico possa essere eseguito oggi stesso, al più tardi domani. L’incarico dovrebbe essere affidato - secondo indiscrezioni - ad un anatomopatolo marchigiano. La vittima ha la gola squarciata, lividi e segni di percosse sul resto del corpo, una svastica incisa sul collo e due siringhe conficcate: una al collo, l’altra al pube. Non ci sarebbero segni di violenza sessuale. Il cadavere è stato trovato dopo una telefonata anonima al 113 di Teramo, in un’area pic nic ad alcune centinaia di metri da un bivio della strada provinciale 53. Tutta l’area è stata delimitata dagli investigatori, impedendone l’accesso.

Le indagini sono condotte dal Comando operativo dei carabinieri di Teramo ai quali i loro colleghi ascolani - che collaborano fattivamente - hanno inviato copie della documentazione riguardante la scomparsa della giovane donna, avvenuta alle 15 di lunedì scorso. Carmela stava facendo una scampagnata sul pianoro di Colle San Marco, vicino ad Ascoli, assieme al marito - Salvatore Perolisi, caporalmaggiore dell’esercito in servizio presso il 235esimo Reggimento Piceno - e alla loro bambina di 18 mesi. Alle 15 si era allontanata dicendo che doveva andare in bagno, ma non è arrivata a un chiosco lì vicino. Dopo una ventina di minuti, il marito, non vedendola tornare aveva dato l’allarme ed erano cominciate le ricerche. Secondo i familiari, la vita di Carmela-Melania non aveva ombre. Da due anni aveva raggiunto il marito, anch’egli campano, a Folignano. Sembra che il sottufficiale dovesse trasferirsi tra pochi mesi nel Lazio.
[Modificato da Sound72 21/04/2011 14:25]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola