00 06/12/2019 10:54
manco a me pareva tremendo, però c'è anche da dire che i tempi cambiano e quando ero piccolo io si diceva negro per dire nero, «di colore» (e poi «extracomunitari») lo dicevano solo i razzisti.
Questo perché era una parola italiana non connotata.
Ora però nessuno lo direbbe o scriverebbe.
In un'opera di Verdi un personaggio discende «dall'immondo sangue de' negri». In tanti teatri mondiali la battuta, stupidamente, viene tagliata. I tempi cambiano, e vale pure al contrario.
Per chi discende dagli schiavi e ha vissuto in un luogo classista e dunque perbenista come l'Inghilterra, il titolo Black friday è offensivo: se fosse usato in Inghilterra sarebbe un'offesa grave e consapevole. E siccome non viviamo più nell'orticello nostro, dato che usiamo oltretutto parole di un'altra lingua (e le parole si portano appresso anche una mentalità, non è che possiamo farne l'uso che vogliamo), capisco la reazione di Smalling e Lukaku o di chi si senta discriminato.

Quella della Roma mi sembra eccessiva. Ha il vantaggio di far riflettere sul cambio di mentalità e dei tempi. In fondo ha senso isolare due persone solo perché sono nere, anche se vuoi fare loro un complimento? si sentiranno, invece, come un fenomeno di baraccone, come il negrone col pisellone e col ritmo nel sangue?
Ecco, possiamo essere in disaccordo - e io lo sono - ma intanto ci fa mettere nei panni dell'altro.
[Modificato da Giacomo(fu Giacomo) 06/12/2019 10:54]