00 25/06/2010 12:27
Turisti-vandali, assalto al muro del David
Pezzi di intonaco staccati dalla facciata come ricordo della visita all'Accademia. L'ultima frontiera del degrado: agli Uffizi si contano i danni di gomme e graffiti.


La rabbia della direttrice Falletti: è la nuova mania di chi sta in coda all'ingresso. Dalle firme sulla pietra serena della Galleria ai lucchetti sulle ringhiere del Ponte Vecchio

Ora si portano via anche il muro. Staccano pezzi d'intonaco come souvenir di Firenze e della visita al David di Michelangelo. Buchi, tasselli e squarci di muro, prelevati con tanto di scritte sopra, durante le lunghe attese in coda prima di entrare alla Galleria dell'Accademia. Un post it turistico nemmeno fosse il muro di Berlino. "È l'ultima mania di chi sta in coda. Non basta avere riempito di nomi e scritte tutto il muro fino a via Alfani, comprese le porte in legno del Conservatorio Cherubini. Ora spariscono pezzi di intonaco" osserva la direttrice dell'Accademia Franca Falletti. Dentro, nella sala della Tribuna, il capolavoro di Michelangelo, l'archetipo universale della bellezza. Fuori, un muro lordato di scritte, graffiti, con chiazze di intonaco staccate. Una sorta di manoscritto aggiornato, e strappato, giorno per giorno in cui l'inciviltà, a quanto pare soprattutto degli studenti, si fa proclama di identità, diario della noia dell'attesa.
Qualche anno fa la direttrice aveva lanciato la proposta provocatoria di ricoprire il muro con un lungo graffito su una parete posticcia, da potere rimuovere. Progetto poi finito nel nulla. "A questo punto non possiamo più dare la solita imbiancata per cancellare i graffiti. Va rifatto il muro. E, secondo le valutazioni emerse dal nostro ultimo sopralluogo, servono almeno 15 mila euro di spesa. Tra l'altro da ripartire tra noi e il Conservatorio, che non intende pagare un danno che subisce, provocato dai nostri visitatori e non dai loro utenti" prosegue Falletti. Che, tra l'altro, non ha alcuna intenzione di avviare i lavori di restauro: "Prima di tutto va trovata una soluzione che impedisca il ripetersi che il muro venga sporcato di graffiti, e la soluzione va affrontato tutti insieme, Comune compreso. Perché sono convinta che si fosse davvero un servizio di vigili, che emettono multe come si deve, il fenomeno scomparirebbe. Non solo qui, ma il tutta la città, che vedo maltrattata e non rispettata dai turisti".
Se il muro dell'Accademia costerà 15 mila euro di restauro, altrettanti gesti di vandalismo alla Galleria degli Uffizi fanno salire il prezzo a 25 mila euro all'anno. Uno dei danni peggiori è provocato dalle gomme da masticare.

Spiaccicate lungo il selciato del piazzale, dove sostano i turisti in coda, lo hanno ridotto a lastre maculate, a cui si sommano strisciate di pedate e scritte lungo il loggiato. Dove da un po' è comparso un deterrente: un avviso inciso in bronzo che spiega che "scrivere sui monumenti è reato punibile addirittura con il carcere". Tant'è che le scritte sono quasi scomparse. Ma basta salire in galleria, nelle sale dai pavimenti lucidati a cera e girare uno dei tanti sgabelli da seduta per i visitatori, per scoprire la costellazione di gomme da masticare depositate lì sotto.

"Meglio lì che sopra quadri o statue" dice il direttore Antonio Natali, mostrando i cordoni che ormai proteggono i corridoi, per evitare che il pubblico si appoggi con piedi alle pareti. "Quanto incide la maleducazione sulla manutenzione degli Uffizi? Per pulire la pietra serena nel loggiato degli Uffizi, per piccole riprese di intonaco e imbiancature, si aggira sui 15 mila euro all'anno, mentre in galleria costa 10 mila euro all'anno, compresa la rimozione mensile dei chewing gum" precisa Natali, indignato contro la mancanza di civiltà ed educazione civica. E che dire dell'inestinguibile battaglia contro i lucchetti serrati sulla ringhiera della statua di Cellini a Ponte Vecchio? E della invasione di graffiti che ormai ricoprono il colonnato del lungarno Archibusieri, da ripulire completamente? Palazzo Vecchio ha mandato un'ingiunzione alla soprintendenza per provvedere all'imbiancatura, visto che sopra il loggiato c'è parte del Corridoio Vasariano. Servono più di 30 mila euro per l'opera di maquillage, e in tempi di tagli la soprintendenza ha altre urgenze.


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Ci vorrebbe la tessera del turista pe sta gente..e pure il DASPO
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola