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Altro che un inno all'amore: il quadro 'Marte e Venere' di Botticelli, custodito alla National Gallery di Londra, sarebbe piuttosto un 'inno alla droga', e raffigurerebbe gli effetti di un potente allucinogeno. L'ipotesi è di David Bellingham, che ha trovato 'nascoste' nel dipinto alcune bacche della cosiddetta 'erba del diavolo', una pianta conosciuta fin dall'antica Grecia perchè 'rende pazzi'. L'esperto d'arte, riferisce il Times, si è accorto della presenza dei frutti nel dipinto mentre faceva uno studio sulla figura di Venere nell'arte, e la sua analisi sarebbe stata confermata da un botanico. Un satiro in basso a destra nel quadro porgerebbe delle bacche di stramonio, una pianta ricca di alcaloidi dall'effetto allucinogeno. Nel quadro i due amanti sono uno di fronte all'altro, ma mentre Venere è vestita Marte è quasi completamente nudo. «Questo frutto è offerto allo spettatore - spiega Bellingham - e i sintomi dello stramonio sembrano essere raffigurati nella figura maschile. Questa droga allenta i freni inibitori, e spinge a spogliarsi, inoltre dà un senso di estasi».

L. S. D.
"Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore." Bertolt Brecht
"Ubriacatevi. Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi." Charles Baudelaire