00 10/05/2010 12:20
io.
non mi fa impazzire. sopratuttto nella ripetitività di certi soggetti. la piazza di italia, la locomotiva, la torre, la fontana.
giusto alcuni "concetti" mi hanno intrigato. uno è anche ababstanza infantile e riguarda il suo viaggiare ad occhi chiusi, con la fantasia. finiva per raffigurare questa velocità, quella del pensiero, superiore anche alla luce, immaginando scene di natura, ruscelli, alberi, dentro una stanza.. o al contrario i mobili in mezzo a una vallata, in un bosco. come a dire "posso viaggiare anche restando nella mia stanza".

un altro concepr che m'ha interessato è quando raffigura le persone come se fossero immerse nei solidi. racconta che una volta in un palazzo di quelli lussuosi, con i pavimenti preziosi e lucidatissimi, era dietro un cameriere e il suo corpo veniva riflesso e allungato da quel pavimento, tanto che lui ebbe come l'impressione di vederlo immerso in quel pavimento. da lì numerose sue raffigurazioni in tema.

poi c'è l'immancabile, data l'epoca, commistione tra uomo e macchina e il suo modo di vedere le persone come ciò che hanno o ciò di cui si occupano, quindi questi personaggi fatti di legno, metri, compassi (per raffigurare un architetto) o fatti di poltrone, scrivanie, librerie (per raffiguare i borghesi) ecc..

sono i suoi famosi uomini manichino, uomini macchina.

c'è pure una bella mostra del fotografo Mimmo Iodice compresa nel prezzo.