00 11/05/2010 15:13
Roma-Bologna sotto inchiesta

Lo strano andamento di Roma-Bologna di sabato (78-59) e soprattutto le dichiarazioni del proprietario delle V nere, Claudio Sabatini, hanno spinto il Procuratore federale, aw. Alabiso, ad aprire un'inchiesta. «Lavv. Alabiso - si legge in un comunicato Fip - ha richiamato a sé l'intera rassegno stampa odierna e il video della partita per un'attenta valutazione di eventuali violazioni regolamentari commesse da tesserati o soggetti riconducibili, comunque, a società affiliate». Cosa è successo? Durante la gara, la Canadian Solar (presentatasi senza Moss e Vukcevic) a 5' dalla fine ha messo dentro i suoi baby (già ampiamente uti- lizzati prima), lasciando che il divario con Roma aumentasse. Perchè, ribaltando il -20 dell'andata, la Lottomati-ca sarebbe passata al 5" posto, e dunque sarebbe finita nella parte della corazzata Siena del tabellone play-off che Sabatini voleva evitare. Dal canto suo Roma, che ha disputato una prova corale e convinta, non si è certo sperticata per chiudere a +21: ma questo divario l'avrebbe comunque raggiunto al" dalla fine se il tiro del giovane Marchetti non fosse stato stoppato da Sanikidze (per la disperazione dei bolognesi...). Sabatini ha confermato il tutto, aggiungendo che avrebbe voluto cacciare il suo coach Lardo, colpevole di non aver seguito i suoi precisi ordini: ovvero provare a vincere o perdere di 21 (o meglio ancora di 26, come potete leggere nell'intervista di Limardi). La situazione, a un turno dai play off, ha risvolti moralmente e sportivamente discutibili, ma per certi versi anche paradossali. La Fip infatti è intenzionata a non far passare sotto silenzio il comportamento delle V nere e le dichiarazioni del loro proprietario, richiamandosi all'art. 39 del regolamento di giustizia, «Violazione dei principi di lealtà e correttezza», ed eventualmente a quello di frode sportiva. Si rischia in teoria da 3 mesi a 3 anni di inibizione per i dirigenti e 1 o più punti di penalizzazione (da applicare nella prossima stagione) sino all'esclusione dal campionato. La Procura si troverà però di fronte ad un'inchiesta complicata. La frode sportiva (atti diretti ad alterare un risultato o ad avere un vantaggio illecito) si realizza se si ottiene appunto un vantaggio. Nel caso specifico non è avvenuto: Bologna ha perso di 19, e non di 21 o 26 come sperava Sabatini. Violazione dei principi di lealtà e correttezza? Il proprietario delle V nere non è un tesserato, e come tale non può essere inquisito: anzi, è probabile che, nel suo pieno diritto, non si presenti neppure in Fip quando gli verrà chiesto di essere ascoltato. Certo, il punto 3 dell'art. 39 recita anche: «Costituisce altresì violazione della presente norma il comportamento dei dirigenti di società, che consentono la gestione di fatto della società o, comunque, l'ingerenza nella vita federale o sociale da parte di altri soggetti non tesserati». Come a dire: esiste una responsabilità oggettiva del presidente virtussi-no Bertocchi. Il quale potrebbe sostenere che, come dimostra il "solo" -19, non sono stati eseguiti gli ordini ricevuti. Bertocchi potrebbe essere deferito per omessa denuncia; che però scatta solo per i casi di frode sportiva... Intanto qualcuno ricorda che nell'assemblea di Lega, ad aprile, è stato modificato un articolo del regolamento di giustizia. Fatto ad hoc proprio per Sabatini: «Delle infrazioni disciplinari rispondono i soggetti non tesserati anche con personalità giuridica direttamente o indirettamente collegati a società associate».
MENEGHIN - Duro il commento del presidente della Fip, Dino Meneghin: «Tutto passa nelle mani della Procura. Io provo a mettermi nei panni dell'allenatore Lardo, che cerca di vincere una partita... Quello da lui ricevuto è un diktat che non condivido. Si va a ledere il diritto sportivo di vincere e quello di non fare alcun calcolo. La lezione data da Sabatini non piace a nessuno.

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quest'anno nn si fanno mancare proprio niente...
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola