00 23/04/2010 14:50
La domenica prima di Natale'75 si gioco' Roma-Sampdoria all'Olimpico. Sugli spalti nonstante la pioggia c'erano 50mila spettatori, quello romanista era il pubblico piu'caldo e generoso che avessi mai visto. Pochi minuti dopo l'inizio della partita Cordova dal fondo mi lancio' un pallone magico: in area riuscii a liberarmi del mio marcatore Zucchini, ma invece di spingere il pallone nella rete sampdoriana lo calciai con forza e schizzo' fuori. Venni sommerso da un boato di fischi, avrei voluto scomparire dal campo ero distrutto. Poco dopo mentre Liedholm stava già facendo scaldare Pellegrini per sostituirmi capitò un'azione simile a quella di prima, e questa volta non sbagliai: insaccai la palla all'incrocio dei pali. Il disastro diventò un trionfo anche perchè quel gol diede la vittoria alla Roma.
L'affetto della tifoseria giallorossa era eccezionale, anche verso i nuovi arrivati come ero io.
Mi chiamavano " Pedro ", mi fermavano per strada, mi abbracciavano, mi facevano toccare i loro figli come se fossi stato Padre Pio. C'era un tipo che aveva sempre indosso la maglia romanista e durante gli allenamenti mi gridava: A Pedro! Se domenica fai gol te faccio scopà mi moje! "

Carlo Petrini
[Modificato da Sound72 23/04/2010 14:50]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola