00 16/04/2010 15:38
ungaretti
"In memoria"


Si chiamava

Moammed Sceab

Discendente

Di emiri di nomadi

Suicida

Perché non aveva più

Patria



Amò la Francia

E mutò nome



Fu Marcel

Ma non era Francese

E non sapeva più

Vivere

Nella tenda dei suoi

Dove si ascoltava la cantilena

Del Corano

Gustando un caffè



E non sapeva

Sciogliere

Il canto

Del suo abbandono



L’ho accompagnato

Insieme alla padrona dell’albergo

Dove abitavamo

A Parigi

Dal numero 5 della rue des Carmes

Appassito vicolo in discesa



Riposa

Nel camposanto d’Ivry

Sobborgo che pare

Sempre

In una giornata

Di una

Decomposta fiera



E forse io solo

So ancora

Che visse