00 13/04/2010 18:33
Re: Re:
faberhood, 13/04/2010 8.37:

"Il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose.
Dopo un pò ti si mescola tutto in testa e non riesci più a capire se la vita è una merda perchè l'Arsenal fa schifo o viceversa.
Sono andato a vedere troppe partite, ho speso troppi soldi, mi sono incazzato per l'Arsenal quando avrei dovuto incazzarmi per altre cose,
ho preteso troppo dalla gente che amo...Ok, va bene tutto, ma non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro.
Come fai a capire quando mancano 3 minuti alla fine e stai 2-1 in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce,
stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient'altro nella testa.
E poi il fischio dell'arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo e il fatto che per te è così importante,
che il casino che hai fatto è stato l'elemento cruciale in tutto questo, rende la cosa speciale; perchè sei stato decisivo come e quanto i giocatori
e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio? E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c'è sempre un'altra stagione.
Se perdi la finale di coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio e che male c'è in questo?
.....anzi è piuttosto confortante se ci pensi."
"Nessuno dei momenti che la gente descrive come i migliori della propria vita mi sembrano analoghi.
Dare alla luce un bambino dev'essere straordinariamente emozionante, ma di fatto non contiene l'elemento cruciale della sorpresa,
e in tutti i casi dura troppo a lungo; la realizzazione di un'ambizione personale - una promozione, un premio,
quello che vuoi - non presenta il fattore temporale dell'ultimo minuto, e neppure l'elemento di impotenza che provai quella sera.
E cos'altro c'è che potrebbe dare quella subitaneità? Una grande vincita al totocalcio,
forse, ma la vincita di grosse somme di denaro va a toccare una parte completamente diversa della psiche,
e non ha niente dell'estasi collettiva del calcio. E allora non c'è proprio niente che possa descrivere un momento così.
Ho esaurito tutte le possibili opzioni. Non riesco a ricordare di aver agognato per due decenni nient'altro
(cos'altro c'è che sia sensato agognare così a lungo?), e non mi viene in mente niente che abbia desiderato da adulto come da bambino.
Siate tolleranti, quindi, con quelli che descrivono un momento sportivo come il loro miglior momento in assoluto.
Non e' che manchiamo di immaginazione, e non è nemmeno che abbiamo avuto una vita triste e vuota; è solo che la vita reale è più pallida, più opaca,
e offre meno possibilità di frenesie impreviste".
Dal Film :"Febbre a 90°" di David Evans 1997.



esatto..come il pensiero che ho postato qlche giorno fa. Nick Hornby è un bel pensatore su donne, dischi e pallone.
Ottimo anche Alta fedeltà.
A leggere Hornby si diventa quasi tifosi dell'Arsenal
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola