Le ultime 150 pagine te se imprimono nel cervello.
Mi ha dato la sensazione che tutto il sospeso delle altre 600 pagine serva proprio a mettere in risalto quella fine così.
Un po' mi è mancato lo zozzone provocatore e quello che in una riga ti riassume la tua vita è ti dice pure "tiè guarda che schifo"
. O i giri a vuoto nei luoghi impersonali (soprattutto i supermercati) di questi nostri tempi.
Invece per chi è interessato all'argomento "colonie disagiate", consiglio The Colony of Good Hope, Kim Leine l'autore, sui primi tentativi di colonizzazione della Groenlandia. è storico ma anche di cappa e spada, con personaggi interessanti. Ecco magari ad un certo punto c'ha messo dentro un po' troppa roba però è scorrevole. Questo non so se sia tradotto in italiano ma il primo della trilogia è tradotto da Guanda, non me ricordo il nome .