00 22/03/2010 12:50
'mazza ci vai leggero...

comunque che De Rossi sia paurosamente involuto da almeno 3 anni a questa parte, e che abbia subito questa involuzione in maniera esponenziale (cioè che ogni anno va sempre peggio) è sotto gli occhi di tutti.
che poi qualcuno (moltissimi) non lo vogliano vedere o dire, per troppo (deleterio) affetto o per troppa (colpevole) convenienza, è un altro discorso.

De Rossi si è fermato nella sua crescita al 2006 non solo con quel "all'inferno e ritorno" del mondiale con l'espulsione e il ritorno in finale, rigore di grande carattere compreso, ma anche con l'inzio del campionato successivo.

in quel momento era un perno fondamentale, si era ritagliato un ruolo che ricopriva più che egregiamente, come filtro davanti alla difesa (ruolo che tra l'altro forse lo frenava anche un pò, limitando di molto, troppo, le sue incursioni al tiro e i suoi inserimenti in area avversaria, cosa che personalmente ritengo abbia un pò nuociuto alla sua evoluzione), aveva anche domato i suoi bollori, riuscendo a correggere anche un suo grande difetto, che era l'eccessivo ricorso al fallo e alla caduta di nervi...

da quel momento in poi, non so perchè, le giustificazioni, in molti casi "scuse puerili" le lascio ad altri (compreso il fatto che uno crolli nel rendimento perchè hanno ammazzato...il suocero, bah!), De Rossi è praticamente imploso.

scaduto nel comportamento in campo (sempre il primo a fare l'isterico) e quindi nella lucidità, che invece sembrava aver conquistato alla grande, scaduto anche come mobilità, essendo diventato molto più macchinoso, molto più lento, scaduto nella concentrazione, scaduto nella leadership, essendo divenuto quello della scusa sempre pronta, del "uffi, è sempre colpa degli altri", scaduto anche nella tecnica, perchè se prima lo ricordavi per i palleggi a centrocampo, oggi hai negli occhi quei lanci, quelle aperture che qualche leccaulo al Messaggero ad esempio, immediatamente non ha perdonato (anche andando oltre) a Faty, chiamando il suo lancio per l'1-0 di Toni sabato all'Udinese "un rinvio (rinvio!!!) terra-cielo"... termine che si adatta molto più a diverse, numerose, numerosissime, giocate di De Rossi. decine di palle regaltae agli avversari, o anche rallentamenti enormi nella manovra, dato che lanci così ci mettono l'eternità di 3 o 4 secondi (calcisticamente un'eternità appunto) per arrivare (se gli arrivano) al compagnpo.

questo è De Rossi oggi, al quale si fornisce (e stavolta probabilmente è vero) un'altra scusa. quella degli antidolorifici che per via della colica ai reni, non può prendere.

insomma De Rossi oggi vale la metà di quanto valeva 4 anni fa. e se non è la metà, comunque è molto molto molto meno di quello che era.
quando si meritva tutti i complimenti e anche di più anche da parte mia.

oggi stiamo parlando di tutt'altro giocatore. un giocattore smarrito, al quale è rimasta solo l'immutabile, cieca, idolatria del popolo romanista, che di certe cose è l'ultimo ad accorgersi, spesso quando ormai il danno è consumato da un pezzo.

troppo presto l'hanno dipinto come il GE-MPARD (Gerrard e Lampard), una nuova figura mitologica dopo il minotauro, l'ippogrifo, l'idra, l'unicorno...
e troppo tardi lo chiameranno il DONAD-OCCO (il Donadel-Baiocco) qual'è diventato.

il bello che lui stesso fa finta di niente, e in 4 anni mi sarei aspettato un'autocrittica, oltre al solito disco rotto che se non vinciamo è perchè "non ci vogliono fare vincere".

era un campione e un leader, oggi è un carneade e un imbonitore.

peccato...