00 20/03/2012 17:35


Guerra ai piccioni, la Provincia di Como
arruola 80 cecchini. E' polemica



COMO - Ottanta cecchini per risolvere una volta per tutte il problema dei piccioni. L'iniziativa è della Provincia di Como, e, come era prevedibile, ha già sollevato un polverone di polemiche. L'amministrazione, attraverso l'assessorato alla Caccia, ha promosso un corso di formazione con relativo rilascio di uno speciale patentino di «coadiutore nel controllo numerico del piccione». Lo hanno ottenuto in 80, per l'appunto. Ma l'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha già annunciato provvedimenti.

Il comunicato. Così protesta la Aidaa: «A seguito dell'assurda iniziativa messa in atto dall'amministrazione provinciale di Como, l'Associazione, attraverso il proprio servizio legale, presenterà una denuncia alla Procura della Repubblica di Como sia nei confronti dell'assessore Mario Colombo, che ha promosso questo assurdo corso per "uccisori di piccioni", sia per l'intera amministrazione provinciale di Como con l'accusa di maltrattamento di animali (articolo 544 ter codice penale) e con l'accusa di sterminio di animali protetti. Il corso infatti ha abilitato ottanta cacciatori - sottolinea l'associazione - a sterminare a colpi di doppietta i colombi che atterrano per cibarsi dentro le aziende agricole, gli stessi cacciatori tra l'altro vanno ad aggiungersi alle guardie venatorie che già da tempo sono impegnate in questo immondo massacro dei piccioni. Inoltre Aidaa invierà una segnalazione alla Corte dei Conti - conclude l'Aidaa - al fine di far presente come in un periodo di difficoltà per le casse degli enti pubblici, questi spendano quattrini (poco o tanti poco importa) per addestrare e 'diplomarè cecchini con lo scopo di uccidere i volatili».

L'assessore. L'assessore alla Caccia, che per ironia della sorte si chiama Mario Colombo, si difende: «Sono migliaia e infestano stalle e magazzini. Oltre a distruggere i campi danneggiando i raccolti, creano anche problemi igienici».


ilmessaggero.it
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola