00 28/07/2010 17:51
Catalunya- Stop alle corride dal 2012


Il parlamento locale ha votato la legge che prevede l'abolizione della tauromachia. Polemica tra ambientalisti e fedelissimi del tradizionale spettacolo spagnolo.


BARCELLONA (SPAGNA) - Il parlamento catalano ha votato l'abolizione della corrida a partire dal 1 gennaio del 2012. Il provvedimento è passato con 68 voti favorevoli, 55 contrari e 9 astenuti. All'esterno del palazzo dove si riuniscono i deputati, si sono svolte manifestazioni sia degli animalisti favorevoli all'abolizione, sia dei "taurinos", i fedelissimi della corrida. La Catalogna è la seconda regione spagnola ad abolire la tauromachia, dopo le Canarie che approvarono la legge nel 1991.

QUESTIONE CATALANA. La decisione del parlamento catalano di fatto chiude l'unica arena ancora attiva nella regione, la Plaza de Toros Monumental di Barcellona, il cui proprietario ha annunciato l'intenzione di chiedere 300 milioni di euro di risarcimento. Dietro questo voto, naturalmente, anche le questioni di identità nazionale. Qualche settimana fa il tribunale costituzionale spagnolo ha bloccato lo statuto d'autonomia della Catalogna, e ora, a parere di molti, la regione reagisce mettendo in discussione il simbolo nazionale.

IL PREMIER. "Ho votato contro l'abolizione perché credo nella libertà e avrei preferito che il proseguimento o meno delle corride fosse deciso tranquillamente dai costumi sociali dei catalani". Lo ha detto il capo del governo catalano, il socialista Josè Montilla. Precisando di non voler utilizzare il voto del parlamento come "termometro delle relazioni spagna-catalogna", Montilla ha invitato tutti alla "moderazione" e al "rispetto".
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola