00 30/09/2009 00:54
Re: Re: Re: Re: Re:
BeautifulLoser, 27/09/2009 20.19:




alla faccia del pessimismo, faber! [SM=g28002]
(by the way: il tuo nickname mi fa venire in mente il romanzo "homo faber" dello svizzero max frisch. uno dei miei libri preferiti. magari un giorno mi spieghi perché te lo sei scelto.)

tornando alla partita d'oggi, speriamo ci sia un complotto arbitrale per mandare il catania in serie b! [SM=g27989]




Eh caro mio, il mio nickname deriva appunto da quello che ti ha fatto venire in mente.
Esatto, proprio da "Homo Faber" di Frisch...che se ben ricordo
gioca sul cognome del protagonista (appunto Faber) e sull'antagonismo tra 'homo faber' e 'homo sapiens'.
Nel libro si vive in un mondo in cui gli avvenimenti della vita di un uomo, avvenimenti a dire il vero molto intensi e pieni di conseguenze, non contano poi molto, e dove tutto è regolato, dal modo di vedere le cose proprio della tecnica e della rigorosità matematica.

Io sono un matematico, cioè laureato in matematica, e poi non pago ho fatto il ricercatore e poi l'INDAM ( L'istituto Nazionale di alta matematica)...e ho sempre cercato di vedere le cose usando la rigorosità matematica...ma spesso il Mister Hyde dentro di me predilige l'intuito come nel post della convinzione.
Comunque il nick (quasi per caso) è lo stesso dalla mia prima connessione in Internet verso la fine degli anni '80 nei CED universitari.

A proposito di rigorosità matematica e di "fiducia estrema nel dato matematico e scientifico" come dice Frisch vi posto uno scritto a molti sconosciuto ma molto importante per chi ha come passione la Matematica.
Forse solo un altro matematico potrebbe condividere questa mia passione, ma resta il fatto che tutto ciò che prevede un ragionamento che si basa sulla logica matematica mi affascina.
Spesso questa si ama o si odia senza mezze misure, fin dai tempi della scuola.
Proprio per tale motivo, ho ritenuto opportuno riportare un brano tratto da un discorso tenuto nel 1908 da Alessandro Padoa “L’elogio della Matematica”.
Questo brano testimonia la passione del Padoa per lo studio e la ricerca matematica.
Naturalmente certi termini possono risultare antiquati e retorici, ma comunque ritengo che le considerazioni del Padoa conservino tuttora una loro coerenza ed un indubbia chiarezza.


L’elogio della Matematica


“Mentre affermo che nessuna scienza mi sembra più utile, più bella e più facile della matematica, quei tali [ che la disprezzano ] forse commentano argutamente questi tre aggettivi così: Utile? E quale professore non ritiene utile più di ogni altra la dottrina che insegna? Bella? Bello è quel che piace e, se la matematica piace a lei, non piace a noi. Facile? Questo poi rasenta la canzonatura! No, no; io non scherzo. E poiché nulla più del dogmatismo è ripugnante a chi abbia la mente esercitata alle indagini scientifiche, io non voglio imporre a quei tali la mia opinione: desidero soltanto aiutarli a formarsene una conforme alla mia.
Ho detto che la matematica è più facile di ogni altra scienza. Ed invero: quale scienza si occupa di verità più elementari, poiché essa non ne presuppone alcun’altra, mentre ogni altra presuppone la matematica! In quale altra scienza le argomentazioni sono altrettanto convincenti ed esaurienti? E Quale altra scienza conduce a risultati più sicuri e più agevolmente controllabili?
E’ appunto la facilità e l’immediatezza della verifica che, dando autorità critica decisiva anche ai più ignari, rende impossibile ogni frode. Invero, mentre un matematico ciarlatano può essere messo con le spalle al muro da uno anche non molto esperto, soltanto un dotto può riuscire a confondere, se pur vi riesce, un presuntuoso che si vanti competente in questioni politiche od economiche, filosofiche od artistiche; tanto è vero che, quando due discutono di argomenti siffatti, quasi sempre accade di udir sostenere risolutamente dagli avversari opinioni, nonché diverse,contraddicentesi, senza che alcuno riesca a provare luminosamente la verità della propria; tanto è vero che, mentre il tempo fece giustizia di psicologi e moralisti, filosofi e giuresconsulti ch’ebbero grandissima e immediata fama, la storia non registra, ch’io sappia, un solo esempio di matematico il cui nome già glorioso sia divenuto oscuro nel volgere dei secoli.
Quando affermo che la matematica è più facile d’ogni altra scienza, io non ignoro e non dimentico quant’essa riesca difficile ai più: gli è che, a dirla francamente, io dubito se costoro, benchè siano i più, siano atti a formarsi una soda cultura in qualsiasi altro ramo dello scibile.
Ho detto che la matematica è più bella d’ogni altra scienza; ed invero in quale altra rifulge lo splendore del vero?
Ho detto che la matematica è più utile d’ogni altra scienza; ed invero quale altra scienza fornisce cognizioni e basi tanto universali nel tempo e nello spazio, aiuto altrettanto valido alle scienze fisiche ed alle scienze costruttive?
Ma la matematica è universalmente utile, oltre e forse più che per la verità che essa fa conoscere, per i metodi di ricerca che essa adopera ed adoperando insegna.
Nessun altro studio richiede meditazione più pacata: nessun altro meglio induce ad essere cauti nell’affermare, semplici ed ordinati nell’argomentare, precisi e chiari nel dire; e queste semplicissime qualità sono così rare che possono bastare da sole ad elevare, chi ne è dotato, molto al di sopra della maggioranza degli uomini. Perciò io esorto a studiare la matematica pur chi si accinge a divenire avvocato o economista, filosofo o letterato: perché io spero e credo non gli sarà inutile per sapere ben ragionare e facilmente esporre. “


Alcuni cenni biografici

Alessandro Padoa ( 1868 - 1937 ) fu uno degli esponenti della scuola italiana di logica matematica che si sviluppò, intorno a Giuseppe Peano, fra la fine dell’800 e l’inizio de ‘900.
Solo negli ultimi anni della sua vita ottenne i giusti e meritati riconoscimenti nell’ambito accademico, anche in Italia, in quanto già apprezzato matematico fuori confine.
Nel 1932 conseguì, primo in Italia, la libera docenza in Logica Matematica.