lucaDM82, 31/01/2011 22.55:
Ma c'è ancora nunzio fabrizio con paolo mancini di magic tv all'alpheus?
no nn lo so, io sn andato sempre solo ai concerti lì!
Intanto chiude un gruppo che tutto sommato come sound sporco garage nn mi spiaceva affatto..al di là del quasi pop di Seven nation army
Si sciolgono i White Stripes
NEW YORK - Addio alla band più cult del rock. Jack e Meg White divorziano: ma stavolta - la seconda - è per sempre. Dal 2 febbraio i White Stripes non ci sono più. Il duo del Po-Popopo-Po, cioè "Seven Nation Army", la canzone che diventò l'inno non-ufficiale dei mondiali di calcio del 2006, ha deciso di farla finita. Nello stile disincantato che ha contrassegnato i 14 anni di vita della band.
"I White Stripes sono lieti di annunciare che oggi, 2 febbraio 2011, la loro band è ufficialmente finita, e che non realizzeranno più nuovi dischi o concerti", si legge sul sito della casa discografica di Jack, "The Third Man". " La ragione" continua il comunicato "non è dovuta a differenze artistiche o alla mancanza di volontà di continuare. E neppure a problemi di salute, visto che sia Meg che Jack stanno benone. E' invece per una miriade di ragioni: ma soprattutto per preservare ciò che di bello e speciale c'è nella band, e che deve restare per sempre".
Ma c'è poco da scherzare. Proprio i problemi di salute di Meg, caduta in depressione dopo il divorzio, hanno fatto saltare tempo fa una serie di concerti alla band. Da anni, poi, Jack ha invece avviato la sua seconda vita: traslocando dalla decadente Detroit alla campagnola Nashville, sposando la modella Karen Elson e dividendosi tra una serie di progetti secondari. Dead Weather e Racounters sono i suoi nuovi marchi di fabbrica. "It Might Get Loud" si chiama il film del premio Oscar Davis Guggheneim in cui campeggia, senza Meg, accanto ai miti Jimmy Page dei Led Zeppelin e Edge degli U2. E l'ultimo amore è un vecchio idolo del countryrock, Wanda Jackson, la donna che rivaleggiava con Elvis Presley e a cui ora Jack ha regalato una seconda giovinezza, producendo l'ultimo disco.
I White Stripes sono stati il gruppo più interessante della scena rock degli ultimi 15 anni. Minimalisti ma rumorosissimi - lui chitarra, lei batteria - non hanno mai concesso musicalmente nulla al sound commerciale. Però per conquistare 5 Grammy e vendere sei milioni di copie di dischi hanno utilizzato tutti i trucchi dello show business. Facendo propria la lezione del look, che per primi lanciarono i Beatles, e presentandosi così sempre abbindati di rosso e bianco, i colori della band che compaiono in tutti i concerti e tutti i dischi. Ma divertendosi anche a sfruttare il gossip: facendosi pubblicità con la storia, inventata, secondo cui non erano marito e moglie, ma fratello e sorella. Una ricetta fortunata, che ha portato Jack a esibirsi perfino alla Casa Bianca di Barack Obama. Una storia complicata, con una vicenda d'amore così intrigante che per amore di Meg, che di cognome fa White, quel matto di Jack (nato John Anthony Gillis) si era perfino ribattezzato.
Il comunicato annuncia adesso che il materiale inedito, da studio e live, continuerà a essere pubblicato. Ma l'avventura dei White Stripes, a tre anni dal sesto e ultimo album, "Icky Tump", è finita per sempre. E, malgrado il comunicato ufficiale, non proprio come speravano i fan.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola