viscidone da paura.
come si può facilmente vedere, e questo valga per ogni altro caso di giocatori nei quali abbiamo avuto lungamente e inequivocabilmente modo di capirne la "pasta", non abbiamo a che fare con "figurine" o "concetti astratti" quando parlaimo di calciatori (e di persone in genere), ma con individui con le loro prerogative, che non mutano da un momento all'altro.
Questo Pizarro, descritto nel post di Luca, è lo stesso MEZZO UOMO che antepose il suo interesse oltre ogni legittima tolleranza, marcando visita ripetutamente fino addirittura a spacciarsi per malato grave, due anni fa, quando solo perchè l'allenatore gli preferiva altri, lui decise bene di concedersi autonomamente un supplemento di vacanza.
è lo stesso LADRO DI STIPENDIO che si permise di darsi malato per tutto il tempo di permanenza di Ranieri, riapparendo improvvisamente e come di incanto, quando Ranieri fu cacciato e al suo posto arrivò l'amico Montella.
questo giocatore è stato, da parte degli stessi tifosi della Roma, gli addetti ai lavori,e tuta la varia singolare umanità romanista che più colleziona schiaffi in faccia, calci nel sedere, pugni in bocca, punti di sutura allo sfintere e pisciate addosso, più si affeziona e idolatra.
sono questi i giocatori che una larga fetta della "piazza" avrebbe voluto tenere, e ai cui piedi, più si comporta indegnamente e più si getta la "piazza".
vedasi il caso di Osvaldo e tanti, TANTI altri ancora.
per quel livello di durezza della spina dorsale di questo sedicente Fiero popolo giallorosso, in realtà disposto a leccarti i piedi al primo gol o partita appena discreta.
è solo un'altra, ennesima, sfaccetatura della nostra "Perdenza".
... e il bello è che in tanti, dimentichi dei mesi di indolenza, inconcludenza e occasioni mangaite, criticarono chi fischiò Vucinic dopo un gol all'Olimpico...
sdegno per Pizarro, e per tanti, troppi, miei presunti simili, che di simile a me non hanno niente.
questa gente che avrebbe voluto stare ancora appesa al cazzo di Pizarro, sempre attenta a non ...irritarlo..
e che vuole continuare a rimanere appecoronato al primo discreto giocatore con qualche gol o qualche giocata nei piedi, e zero lealtà, onore e professionalità nell'animo.