00 25/02/2011 11:57
Dall’addio alla nazionale alla rottura con l’Udinese. Ha un carattere molto forte




CORSPORT (P. TORRI) - Il cileno non ha mai avuto un carattere facile. E con questo vogliamo dire che ha sempre avuto una personalità che non gli ha mai impedito di prendere decisioni pesanti, anche a costo di rinunce importanti. Insomma, è uno tosto. Prendete la sua nazionale. Da anni ha detto addio dopo che in un ritiro prepartita non gli an darono a genio i comportamenti di alcuni suoi compagni e pure del ct cileno. Disse basta, «in nazionale non ci vado più» e così è stato. Se avete presente il Cile che ha partecipato agli ultimi Mondiali, non è difficile capire quanto il Cile ci abbia ri messo. Un altro episodio che sottolinea la durezza del carat tere del giocatore, è relativo ai suoi anni in Friuli, ai tempi dell’Udinese.

Dopo aver firmato il primo contratto con Pozzo e dopo che Luciano Spalletti lo aveva trasformato in un regista da vanti alla difesa (era arrivato con referenze da trequartista) tra i più contesi del mercato, ar rivò la rottura con il club friula no perché non era in tenzionato a firmare il prolun­gamento contrattuale. Per qualche mese di fatto rimase fuori rosa, solo quando gli assicurarono che lo avrebbero venduto, firmò il rin novo del contratto per poi alla fine della stagione essere ceduto all’Inter. Anche ad Appiano Gentile, dove era andato con vinto di essere un titolare fisso di quell’Inter manciniana, Pizarro ebbe qualche problema quando prese atto che gran par te delle partite le vedeva tra panchina e tribuna. Una situa zione che dopo una sola stagio ne lo convinse ad accettare il trasferimento alla Roma dopo una trattativa prima conclusa, poi saltata, infine risolta con uno scambio di sms durissimi tra Spalletti e il giocatore.