00 27/02/2009 11:29
credo la cosa migliore sia poter chiamare chi ha giocato almeno un tot numero di anni in Italia (facciamo 5?), ha il passaporto italiano e non è mai stato convocato nella propria nazionale, sia maggiore che giovanile (contando le convocazioni rifiutate come presenze, e quindi dotando effettivamente il paese originario della possibilità di trattenere i propri talenti anche di fronte alla non volontà del giocatore); questo ovviamente nel caso in cui il soggetto non abbia dalla nascita il passaporto italiano (vedasi Camoranesi, o Amauri)
In questo modo andrebbero evitati quei casi che si vedono spesso nell'atletica, tipo i paesi arabi che fanno shopping di kenioti, ma anche per dare un riconoscimento ad un movimento sportivo (se l'Italia riesce a valorizzare un Amauri, facendolo crescere ed adattare al proprio calcio,perchè non deve poterlo schierare,stante il fatto che è stato sempre ignorato in patria?)
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"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.