00 25/05/2017 21:43
Re:
Giacomo(fu Giacomo), 24/05/2017 11.51:

«Ma c’è pure la «verità» dei dirigenti, che racconta un’altra storia. Su Totti, ad esempio, era stata presa una decisione già un anno fa: la scorsa stagione doveva essere l’ultima in campo del capitano, ma Spalletti, andando allo scontro con Francesco, ha riacceso un fuoco ormai quasi spento con tutte le conseguenze (anche positive) del caso, che hanno costretto Pallotta a concedere un altro anno da calciatore a Totti. Quanto al mercato di gennaio, Spalletti ha prima chiesto un centrocampista, poi si è opposto all’arrivo di Defrel («stiamo bene così»), quindi, dopo l’infortunio di Florenzi, è tornato a lamentarsi della rosa. La verità, come spesso accade, è nel mezzo, ma ormai l’allenatore ha deciso di andarsene e la Roma stessa crede sia giusto separarsi. »

Lo metto nel topic delle somiglianze perché ho capito a chi assomiglia WAustini (che sta scaricando Spalletti).





La somiglianza rafforzata da queste parole:

«L’impedimento nel non poter più indossare la maglia della Roma gli è stato dato dall’età, non da qualcuno. So che c’è qualcuno che sarebbe pronto a pagare un Totti calciatore, ma la Roma, legittimamente, ha capito che a 41 anni non può più continuare a farlo. Attualmente la Roma non saprebbe cosa far fare a Totti come dirigente e lui non si sente rispettato, non va d’accordo con questa società. Non si può far fare il dirigente ad una persona con cui non c’è rapporto, quindi tutto sommato Totti andandosene toglierebbe un problema alla Roma. A me dispiace ripensando a tutte le volte in cui ho creduto che Totti fosse un esempio del calcio, e gli credevo quando diceva che non avrebbe giocato altrove. Questo vuol dire che nel calcio non esistono le bandiere, perché se non ti vedi con un’altra maglia non te la metti, c’è poco da fare. Cosa poteva fare la Roma di più per rispettare Totti? E’ diventato un calciatore e non una bandiera, perché Totti aveva potere di scelta, poteva scegliere di restare a fare il dirigente. Totti ha fatto pesare questo malessere in ogni secondo, non parla della squadra e della Roma da non so quanti anni, questa è la più grande colpa che gli do.»