Mi spiace ,con Radice muore un altro pezzo da 90 di un calcio che nn c'è più.
Come non c'è più il sentimemto e la passione che ti trasmetteva quella squadra da lui allenata...
Quello stadio dove fummo relegati per via dell'ammodernamento dell'olimpico divenne un fortino, una torcida per gli avversari.
La sud del Flaminio era tanta tanta roba.
Mi tornano in mente Eolo Capacci e Lino Cascioli che in quegli anni la domenica raccontavano la roma in modo fenomenale insieme a Fabio Alescio che faceva una specie di teleradiocronaca della partita proprio dalla tribuna stampa del Flaminio.
Con l'immancabile commento post partita di Cascioli , tutto coordinato da Capacci, che se nn sbaglio andava in onda o su GBR o su tele roma europa.
La monnezza che viene propinata oggi è un offesa alla professionalità di questi 2 signori del giornalismo.
Riposa in pace mister.
[Modificato da er.principe77 07/12/2018 23:04]
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“L’autorità che aveva Fabio Capello all’interno del centro sportivo. In particolare, quando la squadra scendeva in campo per gli allenamenti, i giardinieri dovevano allontanarsi perché al mister davano fastidio i rumori. Doveva esserci il più assoluto silenzio e lui voleva il totale controllo su
ogni situazione. Queste persone che curavo il terreno di gioco, come lo vedevano arrivare, sparivano in pochi secondi"