00 30/06/2009 01:44
Re: Re:
ShearerWHC, 29/06/2009 23.23:




A livello calcistico, hanno saputo risollevarsi in poco tempo dal fallimento della KirchMedia sopportando qualche anno di magra a livello di club ma utilizzando per investire pesantemente nei settori giovanili e negli stadi anche in vista del Mondiale, con il risultato che la Bundesliga è diventata sicuramente il secondo campionato più interessante, scavalcando Liga e Serie A (e sicuramente il più avvincente ed equilibrato, e non di certo perchè livellato verso il basso)
A livello di nazionale maggiore forse pagano ancora un po' troppo la politica folle del Bayern di comprare i migliori talenti per poi farli ammuffire in panchina, e infatti l'esperienza di molti bei talenti a livello internazionale è ancora scarsa.

Se poi vogliamo approfondire a livello culturale, credo che miglior testimone di te non ci sia [SM=g27989]



secondo me gli anni di magra tecnica e strutturale sono stati almeno un decina, ma sono stati nascosti dai successi della nazionale dal 90 in poi.
io già verso la fine degli anni ottanta me la sentivo brutta... ma dopo il mondiale 2002 c'è finalmente stato il grande tonfo.
in retrospettiva il fallimento di kirch è stata una benedizione. altrimenti in germania avremmo una situazione paragonabile all'italia con i club che dipendono da sky e mediaset.
credo che i seguenti punti siano importanti:
investimenti nei settori giovanili. il che significa anche progetti a lungo termine che sono intesi a integrare i giovani in prima squadra e non a sfiancarli per anni e anni in campionati primavera, coppe primavera, tornei primavera, tornei viareggio e che più ne ha più ne metta. insomma: l'intenzione è quella di svezzarli al più presto.
costruzione di stadi moderni.
strategia comune di lega e federazione. e di conseguenza un ottimo marketing del prodotto bundesliga.
rivalutazione della zweite bundesliga (serie b), che viene intesa veramente come serie cadetta.
diversificazione delle fonti di introito: non solo diritti tv ma anche altro.
ristrutturazione delle categorie inferiori.
severi controlli dei bilanci delle società dopo alcuni scandali minori (leverkusen, kaiserslautern, schalke, dortmund).
monitoraggio impietoso degli arbitri (e del business delle scommesse) dopo il caso di robert hoyzer.
emarginazione quasi completa della tifoseria violenta che ormai trova spazi solo in quarta o quinta categoria. e questo con un mix di repressione (purtroppo necessaria) e di integrazione (intendo i cosiddetti "fan-projekte", concetto completamente assente nel panorama italiano, cosa che peraltro mi stupisce moltissimo).
investimenti in nuove realtà e realtà storiche. esempi: hoffenheim (realtà nuova); wolfsburg (realtà nuova costruita con pazienza nell'arco di sei o sette anni, perché la volkswagen prima non ha mai investito una ceppa di un centesimo nella squadra); hertha berlino (realtà storica della capitale); schalke (realtà storica, peraltro controllatissima dato che c'erano delle manovre finanziarie poche chiare che hanno portato alle dimissioni, o meglio al siluramento del mitico manager rudi assauer, che a giudicare dall'aspetto farebbe bella figura in ogni cosca mafiosa, vedi foto); leverkusen (ridimensionamento e riassetto societario e finanziario che ha portato al siluramento di reiner calmund, uno che in termini di stazza fisica farebbe impallidire anche galeazzi, vedi foto, che ha praticamente costruito il leverkusen da solo, ma anche lui, sospettano di averlo beccato con le mani nel sacco. sottolineo *sospettano* perché si tratta di irregolarità che in italia ci ridi sopra...)
l'aver capito che il calcio è un bel business. questo attrae investori, e non sarei sorpreso se presto si affacciassero investori stranieri dato che le premesse strutturali ormai ci sono. (il resto funziona con la strategia del domino: grandi capitali stranieri, grandi giocatori, elevazione del livello tecnico del campionato, crescente interesse a livello globale, introiti che crescono...)
un calciomercato che non funziona con le plusvalenze che in italia fanno lievitare il valore anche dell'ultima pippa in maniera assurda. (ma dico io: d'agostino vale forse 30 milioni? che cazzo di droghe prendono i dirigenti in italia? chi compra in italia deve essere folle!)
last but no least: le differenti strutture di organizzazione societaria (paragonabili al famoso azionariato popolare spagnolo) che danno voce in capitolo ai sostenitori interessati. pensa che bellezza: ti iscrivi all'as roma, vai all'assemblea, e voti contro il presidente!

resta il problema dell'equilibrio che si risolverà pian piano con l'apparire di nuove realtà. il bayern ha sempre fatto quel giochino di soffiare i talenti alla concorrenza per farli marcire in panchina, ma questa strategia non funzionerà più a lungo se le nuove realtà crescono bene. infatti già oggi dzeko non dice no al bayern, ma dice no al milan. oggi podolski non resta al bayern, ma preferisce tornare nel casino del colonia.

i club in crisi al momento: borussia dortmund e l'amburgo.
quelli in cerca di rinascita e di riaffermazione: il colonia, il bochum, il francoforte.
le incognite sono i club dell'est, a causa del gap economico che rispecchia un po' il gap italiano tra nord e sud.

(vorrei precisare: sono antinazionalista al 101% e, per motivi storici ed ideologici, antitedesco o antigermanico al 102%, ma sono veramente molto contento che in germania siano riusciti a mettere a posto una situazione che a me sembrava abbastanza disastrata e che abbiano iniziato a raccoglierne in frutti...)

un ultimo appunto sullo slogan della "nazionale multietnica" vincitrice degli europei u-21 che adesso gira parecchio: si tratta di immigrati della terza e quarta generazione, non sono quelli della seconda generazione, come dice quel coglione di italo cucci. quei ragazzi sono stati lì stasera perché in germania, a dispetto di tutte le tendenze nazionaliste e pseudo-patriottiche, l'establishment economico e politco ha avuto l'intelligenza di accettare il dato di fatto di essere alla guida di un paese di immigrazione, come lo sono di fatto tutti i paesi occidentali: gli usa, la francia, l'inghilterra e anche l'italia. (e sono anche lì perché per vent'anni gente come me è stata a rompere i coglioni e ha dato asilo e protezione concreta e a suon di botte, rimettendoci come il sottoscritto anche qualche dente, a gente con la pelle un po' più scura quando c'erano gli skinheads di destra che li volevano ammazzare di bastonate... vabbe', un po' di autocompiacimento ci sta ogni tanto, chiedo scusa!)

comunque figuratevi: a berlino o nel bacino della ruhr (storica regione di immigrazione italiana, polacca, turca...) ci sono squadre di quarta categoria completamente turche o "straniere"... ma ve la immaginate una squadra completamente senegalese che gioca in serie d?

magari approfondiamo insieme qualche punto, visto che ci aspetta un'estate con poche emozioni...

(parlare delle differenze a livello culturale non ha senso. germania e italia nel dopoguerra hanno intrapreso vie divergenti. la germania è stata forzata ad aprirsi. l'italia si è tendenzialmente chiusa, economicamente, socialmente, culturalmente. adesso sta pagando il prezzo di questa chiusura. e temo che il prezzo continuerà a salire...)

ma eccovi l'inconfondibile reiner calmund.



e il "creatore" della veltins-arena dello schalke 04, rudi assauer.


[Modificato da BeautifulLoser 30/06/2009 01:58]

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Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)