00 29/01/2019 10:58
Ma nel secondo tempo non è neanche questione di difesa alta, sei proprio uscito dalla partita. Non sei mai entrato nella loro area di rigore.
E riprendi il terzo gol come il secondo a Cagliari sul rinvio del tuo portiere.Con Kolarov che in 30 secondi fa due oscenità da oratorio.
Penso ci sia dell'altro oltre alla tattica.
Piu' in generale comunque è un discorso che viene da lontano per me e che riguarda quello che ti può dare Di Francesco: un 433 sparagnino, che lo scorso anno funzionava in termini di organizzazione spesso e volentieri grazie al pressing e alle caratteristiche di contenimento dei centrocampisti che avevano certamente piu' personalità ed esperienza di quelli attuali.
E in fondo eri ripartito giocando cosi a Torino alla prima di campionato.
Ma Monchi gli ha completato l'opera cedendo Strootman che per quanto involuto quanto meno consentiva allo scienziato di fare il suo calcio.
Dai ma Nzonzi che roba è per uno che gioca co 3 centrocampisti? Gli ha dato 3 che giocano dietro le punte + Nzonzi in estate.
E lui è andato subito alla roulette dei moduli, finche' nn s'è affidato al 4231, modulo che come disse apertamente "non gli piace". Non è il suo calcio. Fa una cosa dove nn sa come apportare correttivi, accorgimenti. E' una roba che ti può offrire in modo scolastico. E quindi queste sono le conseguenze.
Te affidi alle individualità. Che in questa serie A ancora riescono a garantirti un rendimento offensivo sufficiente a tenerti appeso alla lotta per il quarto posto.
Prendersela col Difra sulla tattica a questo punto voglio dì me pare
un esercizio inutile.
Poi ste cose i dirigenti nn le notano? Di Francesco alla società alla fine è un bel paraurti, fa comodo,è l'alibi più inattaccabile.Alla Gazzetta invitano Monchi mica il Difra, per dire.
Tanto lui è un signor sì. Te dice che devi fa assolutamente mercato, poi ne vinci 2-3 e te dice che comprare tanto per comprare non serve.



------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola