00 19/01/2016 13:53
Re:
Sound72, 18/01/2016 14:02:

Dario Bersani (Tele Radio Stereo): “Ieri tanti fischi dagli spalti a fine partita, cosa naturale se non si vince contro l’ultima in classifica. Tre giorni sono troppo pochi vedere qualcosa di diverso e per far assimilare ai giocatori i moduli di Luciano Spalletti. I tifosi però si aspettavano quantomeno una prova d’orgoglio dei in una partita che li vedeva scontrarsi contro gli ultimi del campionato. Seconda parte del primo tempo buona, poi la Roma sparisce come ci ha abituato a vedere. La Roma di adesso, rispetto alla Roma del primo Spalletti è molto più forte, non era una squadra così attrezzata anche nelle riserve. Quella Roma era un collettivo splendido e Spalletti si eccitava per la capacità della squadra nel muoversi con il 4-2-3-1. Adesso ridicolizzarlo per questo pareggio è incredibile, non so cosa siamo diventati. Era ed è colpa di Garcia e di chi ha costruito questa squadra, di sicuro non centra e non centrerà Spalletti”.

Fortuna che ce sta il soldatino Bersani.
La Roma di adesso è da triplete per il poeta.
E occhio che quando parla di colpa di chi ha costruito sta squadra lui se riferisce al fatto di nn aver cacciato prima Garcia.
Questa squadra per Lillo metterebbe sotto quella del 2001 e ridicolizzerebbe quella del 1983.






Dario Bersani a Tele Radio Stereo: “Ora Perotti arriverà, ma poi bisogna correre ai ripari in difesa il prima possibile. Non puoi pensare che Spalletti possa trasformare i giocatori. Continuavamo a parlare di Castan, ma abbiamo capito che lui non è in grado di dare neanche un cambio in partita. Se si stira Manolas qua la stagione della Roma è finita, ora è pure diffidato. C’è la necessità assoluta di prendere un paio di difensori. Quello è stato l’errore del mercato estivo. Sperando sempre che non sia un problema atletico, altrimenti siamo spacciati”.

Ahaha oggi gli è partito L'ERRORE del mercato estivo, al 19 gennaio. UNO eh, state buoni.
Bene, molto bene, grande mercato, ottimo mercato!
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola