00 11/04/2020 12:19
il trattamento come detto è fastidioso...a me quello che urta è la nenia "cala la curva dei contagi/morti allora le misure vanno bene, modello Italia, tutti ci seguono... non cala la curva dei contagi/morti allora sono sbagliati i comportamenti, dovete stare a casa, è colpa vostra, se fate così non si esce piu'"

Sto sbrodolarsi addosso col carico di ramanzine al popolino quando poi me racconti de 20mila morti di cui 2/3 nelle regioni piu' "efficienti" è veramente irritante.
Basterebbe essere piu' oggettivi e risparmiarsi le valutazioni col tornaconto.

Che poi questo giochino ormai ha scatenato la caccia all'untore e il dito contro ai contagiati (e qua pure la Raggi co quell'astrusità del Sistema Unico di segnalazione s'è messa a da le patenti de sceriffo a gente che sta dentro casa e siccome nn sa che cazzo fa in tempo di restrizioni deve rompe le palle al vicino che se fa la passeggiata al parco sotto casa..Raggi che per il resto l'ha gestita anche correttamente per me) ..
Contagiati che già sono vessati dall'ipocrisia della legge sulla privacy. Che nn se può sape' chi è quello che si è ammalato, però è no stronzo perchè non è rimasto a casa. Che questo la gente a commento dei bollettini dice..Ecco bravi continuate ad anda' in giro, mortacci vostra, poi nn ve lamentate se finite in terapia.

Poi quello che mi sembra particolarmente discriminante è il lock down al 70%. Purtroppo la gestione di una pandemia che me sembra abbastanza simile un pò ovunque sta creando delle voragini tra queli che possono lavorà e quelli che il lavoro lo hanno perso o ce l'hanno col contagocce.
E così il parrucchiere rischia de chiude per sempre e l'edicolante in 2 mesi se fa i soldi de un anno.

E questa differenza non solo tra pubblico e privato dove c'è sempre stata una disparità radicata.


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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola