00 13/03/2019 09:31
Chiuse le indagini, due medici accusati di omicidio colposo

A un anno dalla morte del capitano viola la procura di Firenze sostiene la colpevolezza di due responsabili dei centri medici che diedero l'idoneità agonistica
A un anno e qualche giorno dalla scomparsa di Davide Astori, la procura di Firenze ha chiuso le indagini che vedono indagati per omicidio colposo i medici Francesco Stagno, come direttore sanitario dell’Istituto di medicina dello sport di Cagliari, e Giorgio Galanti, quale direttore sanitario del Centro di riferimento di medicina dello sport dell’Aouc di Firenze Careggi.


VIOLATI I PROTOCOLLI — Secondo gli inquirenti i due sarebbero responsabili perché, per un concorso di cause tra loro indipendenti, avrebbero provocato il decesso del capitano viola. Ai due medici gli inquirenti attribuirebbero la colpa di aver violato i “protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico”. La morte improvvisa del calciatore sarebbe stata originata da una “cardiomiopatia aritmogena diventricolare” tale da determinare il decesso improvviso.


I REATI CONTESTATI — In particolare a Stagno viene contestato di aver rilasciato ad Astori nel luglio 2014 un certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica in cui si attesta la mancanza di controindicazioni nonostante che le indagini abbiano ricostruito che nella prova da sforzo si fossero verificate due extrasistoli ventricolari isolate, non segnalate nel referto. A Galanti la procura contesta il rilascio ad Astori di due diversi certificati di idoneità alla pratica del calcio agonistico nel luglio 2016 e nel luglio 2017. Referti rilasciati nonostante che secondo gli inquirenti fossero emerse nelle rispettive prove da sforzo aritmie cardiache.

MANCATI ACCERTAMENTI — Stagno e Galanti sono anche accusati di aver omesso di sottoporre Astori ad altri accertamenti diagnostici più approfonditi sull’origine e sulla cause delle extrasistole, al fine di escludere una “cardiopatia organica” o una “sindrome aritmogena”. Per la procura se la patologia fosse stata diagnosticata mentre si trovava in una fase iniziale ciò avrebbe consentito di interrompere l’attività agonistica di Astori e tramite la prescrizione di farmaci di rallentare la malattia e prevenire l’insorgenza di “aritmie ventricolari maligne”. Secondo quanto appreso, Francesco Stagno ha chiesto tramite il suo difensore di essere interrogato dal pm di Firenze.
(gazzetta.it)

Non ho capito, nel luglio 2014 poi venne alla Roma e giocò col certificato di idoneità rilasciato a Cagliari quindi.
Comunque boh, è una patologia veramente particolare, bisognerebbe pure capì quando è insorta se non è congenita.
All'inizio avevano parlato di bradicardia, qua alla fine me pare il contrario.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola