00 07/10/2016 09:19
Scusate ma l'articolo di Carmellini va accompagnato con la colonna sonora del Tempo delle mele o il pezzo che accompagnava la fine della rubrica Fenomeni parastatali:

«[...] la sensazione è che, una volta ancora, ci si ritroverà a rimpiangere un dirigente capace, conoscitore di calcio come pochi e che, con tutte le sue «follie» e fissazioni, ha sempre portato a casa i giocatori che servivano.[...]. Certo, qualche «storta» l’ha presa anche Sabatini, ma nel calcio è inevitabile: resta la capacità di un talent scout nato, forse addirittura troppo avanti rispetto al resto del mondo. Un uomo che magari in un club più piccolo ritroverà l’ambiente giusto e gli stimoli per tornare a fare quello che meglio gli riesce: pescare fenomeni. Non rispondeva ai giornalisti? Beh, forse visto il trattamento fin troppe volte riservatogli, il tiro al piccione dei soliti calamari e ubriaconi, per certi versi faceva bene…»