00 17/03/2019 23:26
Ma poi adesso la Colombia è diventata quasi la patria del ciclismo.

Io me lo ricordo quando uscirono fuori al Tour Lucho Herrera e Parra, due scalatori puri che in montagna facevano spettacolo e poi a cronometro prendevano minuti su minuti.
Erano solo loro due, un esercito di radiocronisti colombiani al seguito di Giro e Tour e qualcuno che sporadicamente venne fuori ma mai a quei livelli. Ricordo Meija che pareva uno da corse a tappe e poi usci presto di scena.
Adesso invece sono una marea e di ogni tipo: velocisti, scalatori passisti, da classiche.
Si sono pure inventati una seconda Vuelta di Colombia a febbraio per portare corridori piu' importanti non solo colombiani rispetto a quella di fine estate.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola