A parte quel secondo posto estemporaneo di Mozzato al Fiandre ne ste classiche di primavera non se trova un italiano nei primi dieci neanche per sbaglio.
Nelle corse a tappe siamo comprimari, in quelle di un giorno quasi inesistenti.
Periodo grigissimo.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola