no uno 0-0 in trasferta da ribaltare in casa per me non è partita della vita.
ce la fai diventà te perchè sei na squadra de farlocchi.
e in fondo quella Roma era proprio così. Nonostante nel suo piccolo avesse Temperamento.
della Roma di quei tempi una dele cose primarie che mi ricordo (fu uno degli elementi che contribuì a "formarmI" nel mio atteggiamento critico, distaccato, come se da una collina vedessi una enorme mandria di bufali tutti contro tutti) è che le ultime cinque partite, quando c'era da fare il rush finale per entrare in UEFA, dopo aver preso cazzi in faccia da FESSi durante l'anno... le vinceva TUTTE.
in quel periodo praticamente smisi di andare allo stadio, non ne potevo più. avevo capito tutto.
(e tra l'altro era iniziata la deriva de Milano in Fiamme, Boia chi Molla, le sassaiole, veramente na merda il clima in Curva)
quella Roma mi INSEGNO', o meglio, contibuì a certificare ciò che "sentivo" da anni, avendo fatto sport agonistico in prima persona, e iniziando ada avere un bagaglio di "lunga osservazione" di calcio e sport in generale.
l'aspetto psicologico, mentale, temeramenteale, agonistico, di fame e ambizione era FONDAMENTALE.
contribuì a insegnarmelo una squadra che di grattava le palle per tutta una stagione e poi quando era quasi troppo tardi, si rimboiccava le maniche e puntualmente, ogni finale di stagione, ultimo mese e mezzo, le vinceva tutte.
segno di quanto conti la motivazione, aldilà di tanti chiacchiere su schemi e posizioni.
che contano, ma non sono la base di tutto, da cui parte tutto.
quella è diventata una aprtia storica per esclusivo demerito della Roma.
uno 0-0 in trasferta da rimontare in casa non è una partita della vita.
termine che tra l'altro non è la prima volta e non sarà l'ultima che trovo abusato.