00 07/02/2013 17:15
Re: Re:
jandileida23, 2/7/2013 4:45 PM:



Non c'entra un cazzo con la Roma: ma questo è ciò che i simpatici nazionalisti fiamminghi fanno da almeno 50 anni con la battaglia degli Speroni d'oro del 1302. Ma è solo un esempio tra i tanti






in fondo è una strategia di quasi tutta la storiografia borghese (e quindi nazionalista).
che il racconto della storia segua più le regole del racconto che quelle della storia lo dimostrano anche pietre miliari come michelet che racconta la rivoluzione francese come un poema romantico o tocqueville che la racconta come una tragedia del fallimento.

nel suo uso pubblico la storia viene sempre costretta a fungere da arma ideologica e da mezzo di legittimazione per interessi particolari che vengono spacciati per interessi comuni (o nazionali) o derivati, appunto, dalla storia stessa diventando di conseguenza quasi dei diritti naturali.
per questo si usano deformazioni, falsi storici, omissioni, mitizzazioni, banalizzazioni.

come punto d'appoggio per approfondire la tematica della storia come forma narrativa ti consiglio "metastoria. l'immaginazione storica nel diciannovesimo secolo in europa" del grandissimo hayden white.

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Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)