giove(R), 14/01/2013 12:14:
comunque faccio un esempio pratico su cosa farei fossi un dirigente della Roma con pieni poteri...
ma uno fra tanti, fra mille...
ieri, secondo anno in cui la sqquadra arriva bene alla sosta, lascia intravedere margini di milgioramento... e poi al rientro si fa trovare impreparata, a causa di un'overdose di deconcentrazione...
io arrivo, entro negli spogliaoti, e dico due semplici cose:
se una cosa del genere risuccede l'anno prossimo, se alla prima partita dopo la sosta si riperde, non mi interessa come, fosse pure per 8 rigori contro inventati... voi andate in ritiro fino a fine stagione.
chi è così merda da NON pensare "io l'anno prossimo non perdo, mi sono rotto il cazzo di perdere" e teme che perderà, e quindi già da adesso sta dimostrando a se stesso, che è proprio lui uno della mele marce... mi faccia fare uno squillo dal suo cazzo di procuratore che troviamo subito una soluzione.
purtroppo la nuova Roma sta cercando di costruirsi una nuova dimensione... ripartendo dagli stessi errori di fondo.
purtroppo questo lo dovresti fare prima di portare i giocatori con le famiglie a fare la tournée negli Stati Uniti.
Non lo dico ironicamente e neanche per screditare quello che è stato fatto. Ma se c'era una perplessità era legata alla tensione mentale, alla consapevolezza dell'importanza delle partite che andrai a giocare dopo. Non di certo della preparazione fisica. Questi si allenano e sono convinto pure che lo facciano piu' o meno tutti applicandosi.
E non dico neanche con questo che se non andavi a Orlando e rimanevi oggi avevi 6 punti in piu'.
E' proprio la " concessione " che tu fai di principio e che oggi non ti puoi permettere se vuoi vedere un agonismo e una determinazione di un certo livello. E quella di Natale non è certo stata la prima.
Gli alti e bassi di prestazioni ( e risultati ) che vanno avanti pur cambiando allenatori e giocatori col nuovo corso per me dipendono pure da questo.
Io una Roma avvelenata in campo da slovan-roma in poi l'ho visto solo in quel roma-juve 1-1 dello scorso anno.
Ma mi rendo conto che è un nuovo corso che ama alleggerirle le tensioni con iniziative innovative e anche divertenti pure prima delle partite allo stadio.
Solo che poi se non vinci e vedi una squadra senza mordente, che si lascia scivolare addosso le sconfitte senza particolari traumi tutte ste cose diventano un limite.
Io vedo un clima e una serie di " creazioni "intorno alla squadra in un modo o nell'altro che è sempre da festeggiamento.
Solo che la squadra da festeggiare ancora non ce l'abbiamo.
Qua purtroppo serve prima il bastone e poi la carota. Ma a me sembra sempre il contrario. E il bastone se e quando arriva è sempre troppo tardi.
Altrimenti ci prendiamo quello che viene senza lagnarci piu' di tanto, facciamo il callo agli alti e bassi e godiamoci lo spettacolo quando c'è.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola