00 28/05/2022 14:07
Che lei volesse il bene della società è indiscusso.
Quello che mancava all'epoca, oltre ai soldi, era la capacità di gestire autonomamente la baracca.
Inevitabilmente si genera confusione perché a decidere non è più una testa sola come quando c'era il padre, ma tante teste non sempre volte a fin di bene...




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“L’autorità che aveva Fabio Capello all’interno del centro sportivo. In particolare, quando la squadra scendeva in campo per gli allenamenti, i giardinieri dovevano allontanarsi perché al mister davano fastidio i rumori. Doveva esserci il più assoluto silenzio e lui voleva il totale controllo su
ogni situazione. Queste persone che curavo il terreno di gioco, come lo vedevano arrivare, sparivano in pochi secondi"