00 17/05/2012 13:17
Re:
jandileida23, 17/05/2012 12.34:




Concludo con Luis Enrique 3,5: arrivato come profeta di un nuovo calcio se n'è andato leggero leggero come una flatulenzina, macinato , dice lui, da Roma. Forse pensava di arrivare a Chievo. Hombre vertical, caudillo di ferro dietro le quinte, sul palco ha messo in scena delle squadre comprensibili forse in un altra dimensione con scelte azzardate prontamente tramutatesi in un flop roboante. Se in 10 mesi prendi una volta su due lo stesso maledetto gol forse sarebbe meglio cambiare qualcosa. La scelta più incomprensibile di tutte. Ovviamente altrove diventerà il nuovo Rinus Michels.




guarda sul tecnico io non mi sono espresso perchè ne ho parlato talmente tanto durante l'anno che ho pure esaurito gli argomenti ..alla fine non ho capito neanche se è un allenatore che deve inevitabilmente crescere, dalle potenzialità ancora inespresse o solo un insegnante di calcio, un teorico da Coverciano da tenere a debita distanza da un campo di pallone.
Direi la prima perchè in fondo sarebbe pure naturale visto che pochi sono quelli che hanno sfondato subito. E non è colpa sua se è stato presentato come un innovatore o il portatore di un calcio rivoluzionario , da aprirci un ciclo alla Ferguson addirittura.
Io ho trovato inadeguato proprio la gestione del gruppo. Grande umanità, amicizia, cordialità..OK..ma la tensione in campo???
criticavo le trasferte il giorno stesso della partita mica con le statistiche in mano ma perchè mi dava proprio l'idea di una versione " da torneo amatoriale " della Roma dove ogni volta è un punto interrogativo capire se la squadra sarà in campo in partita o con la testa da un'altra parte.
Questo si è notato soprattutto da gennaio in poi perchè all'inizio almeno la squadra era concentrata ad applicare gli schemi.
Ma se poi il primo a soffrire le tensioni è proprio l'allenatore..ma come puoi pensare di avere un gruppo competitivo in grado di stare a certi livelli..a Roma poi..dove se c'è una cosa che abbiamo semrpe temuto e condannato sono i cali di tensione, l'appagamento, le mani sui fianchi pure quando avevamo in squadra gente di carattere, cattiva e di personalità..
A vederlo ora pare un ragazzino felice..sorridente, abbronzato, rilassato..Pare uno che s'è laureato dopo essere stato in casa a studiare 10 mesi..

Per quanto riguarda il grande passato da calciatore quello ha secondo me ingannato un pò..perchè l'equazione grande calciatore = grande tecnico va sempre dimostrata nei fatti ( boniek, platini, maradona giusto x fare 3 esempi ).Quello che mi resta incomprensibile è la differenza di personalità, di carattere dimostrata..per dire..Mancini da allenatore mi ricorda gli atteggiamenti che aveva in campo,Mijahilovic, Simeone, Allegri..lo stesso Montella rispecchia quello che era prima.

Poi tatticamente, la proposta era affascinante e inizialmente pur tra scelte spesso azzardate era anche stimolante..e qualche risultato s'è pure visto..solo che davvero poche volte ho visto la Roma lottare e realmente " dentro " al campionato.
Ma se tra le mani hai solo la proposta e un'applicazione buona finchè nessuno ti fa lo sgambetto..rimani solo..una proposta e là finisci.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola