00 02/07/2012 14:54
bilancio positivo. direi positivissimo.
l'Italia a parte Pirlo e Buffon, come valori assoluti nun c'ha nisuno.
si va dai buoni giocatori (De Rossi, Barzagli), ai non ancora compiuti (Balotelli, Marchisio), agli incompiuti cronici (Cassano, Di Natale, ci metto De Rossi anche qui), al resto dei gregari.

Prandelli ha dimostrato di sbaglaire spesso i cambi.
la scelta del possesso palla + assenza di punti di riferimento davanti ha dato i suoi frutti, ma da un lato abbiamo pagato il fatto che per farlo bene quel gioco devi averi uomini in forma, dall'altro ciò ha precluso la presenza di un centravanti vero. ma qui ho già detto, anche il nostro panorama offre proprio poco come centravanti d'area di livello).

altro errore oltre i cambi è aver portato alcunoi giocatori che poi non ha ritenuto lui stesso idonei. inutile portare un Borini o un Ogbonna se poi preferisci De Rossi difensore.
allora (ma questo errore, cioè dei 2 o 3 giocatori-comparsa, lo fanno quasi tutti).
per me è meglio portarti Totti per esempio che un Borini che tanto ne hai 3 uguali. allora è meglio "lo specialista". nessuno deve stare nella rosa se poi è completamente "inutile".

la questione della squadra logora.. con questo discorso allora dovevi togliere De Rossi, per dire, e mettere che so Nocerino. il discorso degli "stanchi" valeva un pò per tutti, e vai a capire chi pare stanco ma poi la partita te la fa e chi invece non ce la farà davvero.

di certo sotto di 2-0 non avrei messo Motta ma un attaccante forse anche il tridente.

Chiellimi... per me o centrale o niente, visto anche questo Bonucci ottimo. però uno può dire che con la Germania aveva fatto bene e sembrava a posto.

la Spagna ha fatto il partitone e quando la Spagna o il Barcellona ti fanno il partitone non ce n'è ancora per nessuno, aldilà della stagione dove raccogli meno.
loro sono i maestri del gioco che l'Italia ha provato anche a proporre con tutti palleggiatori a centrocampo, e ci hanno...fatto vedere come si fa.

la Spagna ha fatto vedere anche altre due cose. una è una conferma: il gioco di Luis Enrique si poteva fare. vedi ancora De Rossi ieri però, e capisci come quando uno è di coccio, non capisce quando del pallono ci si dev liberare, o quando fare l'imbicata, o quando il passaggio di alleggerimento... dopo un anno ancora non cia vevamo capito un cazzo. poi ora sappiamo che Luis Enrique è uno che si arrende e che la società non ha saputo seguirlo dando segnali veri e concreti e continui (che non è certo avallare a mezza bocca l'esclusione di Osvaldo, ecc. ma dirlo, ripeterlo, ribadirlo, fare addirittuta vedere che siamo entusiasti è na ficata na fissa, da paura.
insomma ci voleva molta più Programmazione, era giusto non dare obiettivi, era giusto parlare di un anno di suola e basta, quello che viene viene, l'obiettivo è solo creare la base...e nonf arsi trascianre dalle attese, dalle tirate di giacca, dalla fenomenite (tipo LE nella gestione del preliminare)... si è sbaglaito molto, praticamente tutto. dalla scelta fino alla difesa della scelta.

e poi la novità, Barcellona e Spagna giocano uguale si sa, sono 6-7 anni che è così. squadre gemelle.

la Spagna, che può essere semplificata come Barcellona meno Messi, vicne tutto e sempre.
l'Argentina, continuando in qeusta equazione è Messi meno il Barcellona...

quindi staccando i "siamesi" Messi e Barcellona, la Spagna vince e Messi no.

e ancora:
1 giocatore singolo per quanto tecnicamente forte, forse onnipotente, non eguaglia mai un Collettivo Funzionante di qualità (specie in nelc aso della Spagna, formata da tutti ottimi giocatori+un paio di fuoriclasse).
c'è solo un caso in cui questa regola trova l'eccezione: se questo Immenso Giocatore e anche un Condottiero e un Leader nel significato più puro del termine.

non vuole essere una sentanza ma di certo è un forte indizio: è qui forse la differenza tra Maradona e Messi?