indipendentemente da come la vedi, sempre triste è...

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giove(R)
00lunedì 25 gennaio 2010 16:27
Haiti, Clinton ironizza su Bertolaso: "Le sue critiche? Polemiche da bar"

WASHINGTON - Il segretario di Stato Hillary Clinton ironizza sulle accuse fatte dal sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, sulla gestione statunitense degli aiuti in Italia. "Mi sembrano quelle polemiche che si fanno il lunedì dopo le partite di football" ha dichiarato il capo della diplomazia Usa.

La Clinton ha ricevuto al Dipartimento di Stato Franco Frattini (che aveva intanto già preso le distanze dalle dichiarazioni di Bertolaso) per poi tornare a ringraziare "il grande aiuto e la collaborazione che l'Italia sta dando a Haiti".

"Senza l'esercito sarebbe stato impossibile portare i soccorsi alla popolazione haitiana", ha detto il segretario di Stato americano. "Per gli Stati Uniti è stato possibile arrivare prima perché Haiti è vicina a noi''. Dello stesso parere
il ministro degli Esteri, Franco Frattini: "Apprezziamo molto la leadership americana", ha ribadito.


madò... un frocione spaccato dopo che hanno toccato il cazzo al compagnuccio che gli rompe il culo tutte le sere.
[SM=g27989]

che tristezza sentirsi rappresentato da uno che ci tiene così tanto a dire la parolina dolce al padrone. che schfo, che viscidume, che pena che vomito....

il brutto sarà che ora da sinistra arriverà chi, tanto per allos copo di prendersela con Bertolaso e con berlusconi che l'ha mandato, ribadirà con forza (pur essendo di sinistra) "il nostro culo è degli USA!!!!"
lucaDM82
00martedì 26 gennaio 2010 00:22
Chi non è filoUsa oggi?
Da quel che sento e leggo forse solo il PC(dl)di Ferrando e Forza Nuova.E se qualcuno con una visione politica ed economica opposta a quella che oggi regna decide di candidarsi all'interno dei grandi partiti o nei partiti satellitari,per condurre una sorta di battaglia dall'interno,viene rifiutato in extremis con la scusa di estremismo.Tutte balle.
Sound72
00martedì 26 gennaio 2010 09:07
Re:
giove(R), 25/01/2010 16.27:

Haiti, Clinton ironizza su Bertolaso: "Le sue critiche? Polemiche da bar"

WASHINGTON - Il segretario di Stato Hillary Clinton ironizza sulle accuse fatte dal sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, sulla gestione statunitense degli aiuti in Italia. "Mi sembrano quelle polemiche che si fanno il lunedì dopo le partite di football" ha dichiarato il capo della diplomazia Usa.

La Clinton ha ricevuto al Dipartimento di Stato Franco Frattini (che aveva intanto già preso le distanze dalle dichiarazioni di Bertolaso) per poi tornare a ringraziare "il grande aiuto e la collaborazione che l'Italia sta dando a Haiti".

"Senza l'esercito sarebbe stato impossibile portare i soccorsi alla popolazione haitiana", ha detto il segretario di Stato americano. "Per gli Stati Uniti è stato possibile arrivare prima perché Haiti è vicina a noi''. Dello stesso parere
il ministro degli Esteri, Franco Frattini: "Apprezziamo molto la leadership americana", ha ribadito.


madò... un frocione spaccato dopo che hanno toccato il cazzo al compagnuccio che gli rompe il culo tutte le sere.
[SM=g27989]

che tristezza sentirsi rappresentato da uno che ci tiene così tanto a dire la parolina dolce al padrone. che schfo, che viscidume, che pena che vomito....

il brutto sarà che ora da sinistra arriverà chi, tanto per allos copo di prendersela con Bertolaso e con berlusconi che l'ha mandato, ribadirà con forza (pur essendo di sinistra) "il nostro culo è degli USA!!!!"




ci vorrebbe Craxi [SM=g27987]
scherzi a parte..la nostra politica estera è ossequiosa dall'8 settembre..Frattini è solo uno che recita un protocollo scritto nel tempo e ci manca pure che un Bertolaso eroe in patria si metta a contestarne qualche riga, non sia mai!..Mi viene in mente la storia del Cermis tanto per dirne una..

giove(R)
00lunedì 1 febbraio 2010 16:20
sono i giorni della memoria ed è bene ricordare.

e per la serie "arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti" ecco l'ultima leccata di culo del Presidente del Consiglio italiano alla potenza di turno.

molti, memori della prova offerta (lo stiamo ancora ringraziando vergognandoci di essere italiani) al Congresso USA (tra le altre frasi epiche:

- «L'Occidente è e deve restare uno. L'Europa unita non sia in contrasto con gli Usa. Io sarò sempre grato agli Stati Uniti per avere liberato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo al costo di molteplici giovani vittime americane»

- Berlusconi ha raccontato la storia di un ragazzo, appena uscito dal liceo, che il padre portò a visitare un cimitero che era «il luogo di riposo finale di giovani soldati coraggiosi, che avevano attraversato un oceano per riportare dignità e libertà a un popolo oppresso». Nel guardare le croci dei soldati, il padre fece promettere al figlio che «non avrebbe mai dimenticato» il sacrificio di quei soldati americani e che avrebbe avuto «eterna gratitudine» per il loro paese. «Quel padre era mio padre - ha detto Berlusconi - e quel giovane ero io. Non ho mai dimenticato quel sacrificio e quella promessa e non li dimenticherò mai».

beh non c'è che dire, me ne ricordavo e con sdegno, ma certo a rileggere si prova davvero uno sdegno infinito. [SM=g27991]

(piccola nota: pensando arrogantemente di dire queste cose, rappresententando noi tutti ( [SM=g27996] ), nell'occasione si dimenticò che, se è per questo, il maggior tributo di sangue e di soldati offerto da un paese Alleato nella guerra contro il Nazismo, fu offerto dall'Unione Sovietica, già, proprio quei comunisti lì ....)


ma veniamo al dunque ed eccolo ancora una volta, ostentando da par suo quella capacità di "immarronire la lingua" quando vuole, in uno degli esercizi che più hanno gli giovato (come succede a tutti gli arrampicatori sociali) in vita e in carriera.

Il premier è stato accolto a Telaviv dal ministro degli Esteri Lieberman, poi l'abbraccio con il primo ministro Netanyahu
"Caro Silvio siamo molto felici di averti a Gerusalemme. L'Italia è uno dei nostri più grandi amici e la tua è una visita storica"
Israele, iniziata la visita di Berlusconi
"Siamo qui a testimoniare amicizia"
Il presidente del Consiglio ha rivelato un suo sogno: "Annoverare Israele tra i paesi dell'Unione Europea"


Silvio Berlusconi e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu
GERUSALEMME - "Abbiamo l'orgoglio di essere noi, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà europea". Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi appena arrivato a Telaviv, per la visita di 3 giorni in Israele. Il premier è stato accolto dal ministro degli Affari Esteri Avigdor Lieberman. Berlusconi è stato ricevuto poi a Gerusalemme dal primo ministro Benyamin Netanyahu. Oltre che da un abbraccio caloroso con Netanyahu, Berlusconi è stato salutato da un picchetto d'onore e da grandi parole d'elogio. "Caro Silvio - ha detto Netayahu - siamo molto felici di averti a Gerusalemme. L'Italia è uno dei più grandi amici di Israele e la tua è una visita storica. Israele è legata all'occidente e Roma e Gerusalemme hanno gettato le basi della cultura occidentale".

Il presidente del Consiglio ha ringraziato il primo ministro israeliano per l'accoglienza. "Sono qui - ha spiegato il premiere - per testimoniare l'amicizia dell'Italia al popolo di Israele. L'Italia ha relazioni così strette solo con altri pochi Paesi". Berlusconi ha poi rivelato un suo sogno: "Annoverare Israele tra i paesi dell'Ue".

Berlusconi ha spiegato che questo è il primo di una serie di vertici che si svolgeranno in futuro. "Israele - ha detto il premier - è all'avanguardia per gli strumenti tecnologici" e "vorremmo nascessero impegni reciproci" per quel "futuro importante che avrà israele". Nel suo intervento Berlusconi ha fatto anche un accenno, senza tuttavia mai nominarlo, all'Iran parlando di Israele come di un Paese "la cui esistenza ancora oggi viene messa in discussione". Berlusconi ha tenuto a sottolineare che Italia e Israele sono "due Paesi vicini" e ha rimarcato l'importanza "di essere noi con la cultura giudaico-cristiana alla base della civiltà occidentale europea".

Il presidente del Consiglio ha aggiunto di sapere bene che "il futuro è la principale preoccupazione" di Israele, per cui bisogna avere la "consapevolezza" anche "del terribile passato" vissuto dagli ebrei "per non tornare mai più a quella indifferenza del mondo che è il più grande male" dell'uomo. Per questo, ha detto ancora Berlusconi, "vorremmo che tutti insieme potessimo guardare al futuro e far sì che questo futuro sia di prosperità benessere e soprattutto pace per questo popolo" (E PER LA PALESTNA????) . Berlusconi, dopo l'incontro con il primo ministro israeliano, si è recato alla Foresta delle Nazioni per piantare un ulivo di pace come è tradizione dei capi di Stato e di Governo che visitano Israele.

Nell'agenda del premier (accompagnato dai ministri degli Esteri, Franco Frattini; della Difesa, Ignazio La Russa; degli Interni, Roberto Maroni; della Salute, Ferruccio Fazio; dei Trasporti, Altero Matteoli e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo) ci sono la cerimonia alla Foresta delle Nazioni; la visita al Mausoleo dell'Olocausto (Yad Vashem), oltre all'incontro con il primo ministro Netanyahu, quello con il ministro degli Esteri, Lieberman e il capo dell'opposizione, Tzipi Livni. Il premier parlerà alla Knesett mercoledì mattina e sarà ricevuto dal presidente Shimon Peres prima di andare nei territori palestinesi per incontrare il presidente Abu MAzen.



sono curioso di sentire cosa dirà dalla parte palestinese.
beh li la lingua sarà certamente tornata a un colore più ...carnoso.
sono sicuro che, mentre qui ha fatto il pecorone, il cerimonioso, il vassallo e l'umile subalterno, usando solo parole di pietà e di comprensione e di condanna a tutto il mondo (in realtà sono pochi esaltati, ma lo sforzo internazionale è di dipingerli come una minaccia seria, numerosa e agguerrita) "che ne mette in discussione l'esistenza", con i Palestinesi invece la comprensione sarà solo sfiorata, mentre si preferirà "invitare al dialogo", "alla convivenza pacifica", senza spiegare che le condizioni di questa convivenza pacifica dovranno essere dettata da israele e accettate in silenzio dalla palestina.
e naturalmente, dato che in questi giorni della "memoria", appunto ne è stata usata tanta di "memoria", troppa probabilmente da saturarla, che non ci si ricorderà delle sofferenze della bombe al fosforo per bruciare la gente, bambini compresi, della gente trucidata davanti la porta di casa, del rapporto recente che ha messo a nudo (e subito taciuto) le aberrazioni perpetrate dai militari israeliani, e del lento, inesorabile, insopportabile, irritante, provocatorio, fenomeno per il quale israele anche in questo momento che leggete, in questo preciso secondo, sta portando avanti delle costruzioni di case, e insediamenti in territorio palestinese, che ad Israele sono vietati da decenni in base a dei trattati che Israele continuamente infrange, con la compiacenza di tutto l'occidente, che fa finta di richiamarli al rispetto di quanto stabilito e che invece Israele nonf a finta di ascoltare... in realtà non ha bisogna di fare finta, non si incula nessuno e va avanti.
tanto ci stiamo tutti prendendo per il culo con quella storia là.

chissà se un giorno, visto che con la memoria ci alleniamo ogni anno, ci ricorderemo di tutto questo.

ma per tutto ciò c'è tempo, intanto godiamoci questo sapore leggermente di cacca sulla lingua, che in nostra rappesentanza il Presidente del Consiglio ha impregnato nel buco del culo del potente di turno.
Sound72
00mercoledì 21 novembre 2012 12:28
Libertà d’opinione e t-shirt Speziale, io sto con Arcidiacono


I fatti. Atroce morte su Catania-Palermo 2007, caso chiuso in Cassazione e fine della presunzione d’innocenza per Daniele Micale e Antonino Speziale (era minorenne). Inutile appello su Youtube: per la giustizia italiana, oltre ogni ragionevole dubbio, entrambi sono colpevoli dell’omicidio preterintenzionale dell’Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti. Niente ribaltoni, né sentenze riformate. Smontata tesi della difesa (grida allo scandalo e chiede revisione del processo) e vittoria dell’accusa, nonostante lacune testimoniali ed assenza di riprese a circuito chiuso nel momento fatale. Inammissibili superperizie di parte, controperizia RIS Parma e altre ipotesi, compreso l’impatto di un Land Rover Discovery della Mobile in retromarcia (teoria fuoco amico).

I misfatti. Bufera e polemiche, corollario da colpevolisti e innocentisti, supposti mostri contro sedicenti capri espiatori, ruoli intercambiabili a seconda dei gusti: ‘Speziale innocente’, sabato t-shirt di Pietro Arcidiacono in diretta Rai Sport (Nuovo Cosenza-Sambiase, Serie D, girone I) sul neutro del Longobucco di Scalea. Domenica all’ex Cibali Massimino, cori e striscioni pro-condannati da una parte del tifo etneo (Catania-Chievo Verona, Serie A). Ieri invio degli atti alla procura federale FIGC, presa di distanza di società calabrese e Lega Nazionale Dilettanti, indignazione sindacati di Polizia e su Radio 24 di Marisa Grasso (vedova, oggi Presidente locale Circoli Liberal, area UdC), disposizione DASPO di 3 anni del Questore di Catanzaro per il centrocampista cosentino e vaglio di altre ipotesi di reato. Oggi, in conferenza stampa, le scarne parole di Arcidiacono, visibilmente schiacciato dal peso del caso: “Mi prendo le mie responsabilità. Ho fatto una cazzata. Non era mia intenzione mettermi contro la Polizia. Chiedo scusa a tutti. Sono vicino alla famiglia Speziale”.

Osservazioni e domande: il nostro ordinamento giuridico prevede il reato di critica di sentenza penale? Qual è il limite tra libertà di manifestazione del pensiero, reato di opinione e censura moralista del dissenso politically incorrect? Solidarizzare (a torto o a ragione) con Speziale perché amico d’infanzia, significa istigare alla violenza e offendere la memoria del defunto Raciti? Rispettando sensibilità della famiglia Raciti e operato della magistratura (pur non condividendone il giudizio finale) è reato sollevare dubbi sull’esito di un processo di dominio pubblico, che da anni fa parlare non solo il mondo del calcio? E’ giusto disporre un DASPO pluriennale (divieto di accesso alle manifestazioni sportive, che per un calciatore di 24 anni significa carriera compromessa) per l’esibizione di una maglietta bianca che – testualmente – abbina la parola ‘innocente’ ad un cognome, equiparando la sanzione del gesto a quella per reprimere un portatore d’armi improprie, a chi espone effigi discriminatorie/razziste, travisa pubblicamente il volto rendendosi protagonista di risse da stadio? Dov’è il discrimine tra forma e contenuto, tra l’equa sanzione e l’abuso del DASPO, strumento di prevenzione atipica contro persone pericolose per l’ordine pubblico, se paragoniamo Arcidiacono a German Denis di Atalanta-Inter una settimana prima, con sfoggio (nemmeno multato) di messaggio politico su maglia a cerchio rosso con la lettera K barrata (logo anti anti-kirchneriano, presidente argentino contestato dai dissidenti)?

Ognuno, certamente, saprà darsi le sue risposte. Personalmente, però, con la stessa determinazione con cui credo nella giustizia di uno Stato di Diritto e da giornalista non tollero leggi bavaglio (salva Sallusti), così da cittadino libero mi richiamo agli strumenti di tutela di opinione (Costituzione, Dichiarazione Universale Diritti dell’Uomo, Carta di Nizza) per dire apertamente che io sto con Arcidiacono. E non perché sabato c’è Palermo-Catania.


www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/20/liberta-d%E2%80%99opinione-e-t-shirt-speziale-io-sto-con-arcidiacono...

Condivido nella sostanza l'articolo..l'unica perplessità ce l'ho sul modo di manifestare..ovvero sulla mancanza di " buonsenso " che in casi del genere può far passare l'opinione in una provocazione..un conto è mostrarla davanti al tribunale, un conto dentro ad uno stadio...e discorso analogo sarebbe l'esibizione nelle stesse modalità della maglietta " Spaccarotella è innocente "...
Sulla uniformità di reazioni e sulle sanzioni in questo secondo caso invece avrei qualche dubbio..
giove(R)
00martedì 27 novembre 2012 13:14
d'accordo anche io ma non capisco perchè Arcidiacono si sia poi pentito.
se c'hai er core di fare quella cosa, che ti mette di certo sotto schiaffoni, devi averlo anche per ribadirla.
non si può, su queste cose nevralgiche, prendere posizione così con il braccino.
sennò stattene a casa e mostra la maglietta quando giochi a briscola e tresette cò l'amici in salotto, no in pubblico.
quando uno fa ste cose deve prendersene la responsabilità, anche di reiterarle. no che fai pippa al primo schiaffo.
che cazzo di convinzione era allora la tua?
il coglione di 15 anni che va allo stadio e si fa trascinare?
beh se è così sei un coglione e me ne frego del tuo triste destino.

anche perchè appunto, di critiche, accuse, scherno e offese alle sentenze ne piovono d tutte le parti da anni.
senza nessuna sanzione.

è la classica giustizia letargica... ogni tanto si sveglia qualcuno e fa una cosa che altre mille volte nessuno ha fatto.

mi pare che per anni abbiamo sentito parlare di "toghe rosse" senza che nessuno abbia mai nemmeno lontanamente pensato a interdizioni o misure restrittive.

allora o uno quando decide di mettersi sotto schiaffo, perchè tanto ci si mette, ne è consapevole e pronto a combattere.

o stattene a casa coglione.
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