Tattica Roma

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Sound72
00mercoledì 1 settembre 2010 15:45
Moduli possibili e uomini adatti..
Terminata la campagna acquisti..come giocherà sta squadra?

Oggi sentivo qualche commentatore azzardare già un tridente totti borriello vucinic..Onestamente anche considerando gli uomini a disposizione a centrocampo io vedo piu' menez con totti e borriello..o MEGLIO..con l'arrivo di borriello totti e vucinic li vedo insieme solo nel 4-4-2..altrimenti o fai un rombo / 4-3-1-2 dove il trequartista/incursore può essere uno tra perrotta, simplicio, menez o anche perchè no un 4-3-2-1..
forse vista la carenza di esterni ..il modulo attualmente meno ipotizzabile anche per le caratteristiche dei giocatori mi sembra proprio il 4-4-2 caro a ranieri..e voglio credere che questa mezza rinuncia sia una scelta..del tecnico e non del mercato.
giove(R)
00mercoledì 1 settembre 2010 15:50
faberhood, 01/09/2010 13.58:



D'accordissimo con Sound...incompiuta sugli esterni.
Non ho ben chiaro una cosa.....quale è il modulo che Ranieri vuole adottare?
Perchè se decidi di giocare con il 4-4-2....gli esterni li devi avere e li pretendi....e li tieni anche se si chiamano Guberti.
Se hai solo Taddei non giochi con quel modulo....anche perchè Cicinho non lo vuoi riaccogliere.
Allora dovresti decidere di giocare con il 4-3-3? ma Vucinic e Menez fanno anche una pseudo fase difensiva, tipo Eto'ò e Pandev nell'Inter dello scorso anno? Nun ce credo neanche se lo vedo.
Quindi la società ha seguito solo una parte delle priorità del tecnico: Burdisso e Centravanti e vice Riise.
A questo punto, con questa rosa , fossi io l'allenatore mi sarei presentato ( parlo al passato perchè è una cosa da impostare a inizio stagione...e non si è fatta per vari motivi) con il 3-5-2.
Sfrutterei le doti di Riise e Cicinho sulle fasce....Pizarro-Brighi-De Rossi a l centro....tre difensori centrali Mexes-Burdisso-Juan e Totti-Borriello o Totti-Vucinic in avanti.
In alternativa uso il 4-4-2 a rombo con Perrotta - Taddei(menez) -De Rossi e Pizarro e Cassetti-Juan-Burdisso-Riise in difesa Vucinc e Borriello o Totti di punta.
Dal punto di vista legale a Baptista e a Cicinho e a Doni non puoi dire nulla....notizia e articolo di D'Ubaldo ai limiti del ridicolo.
Mercato comunque nonostante Borriello e Burdisso da 6,5....assurdo e inconcepibile.
Ripeto se il modulo doveva essere il 4-4-2 e il modulo ha chieso questo ....allora è un controsenso.
Aiutatemi non lo capisco.....Ranieri non è un pivellino come Allegri...che la società gli acquista i calciatori e lui abbozza visto che la squadra la fà il premier...o no? Boh?



giove(R)
00mercoledì 1 settembre 2010 15:51
giove(R), 01/09/2010 15.37:

io semplificherei quanto scritto da sound, semplicemtne in "squadra incompiuta". punto.
o no? [SM=g27988]

a faber prova a spiegare la cosa del modulo io.
allroa Ranieri non è un Profeta del calcio. è uno pratico, molto, e pragmatico. e punta sulla capacità di motivare.
non è che inventa moduli, o sia Profeta di qualche sistema di gioco in particolare.

e poi non l'ho mai sentito dirre di bocca sua "io punto sul 4-4-2". ste cose la hanno solo scritte e raccontate i giornalisti (cialtroni).

a dire il vero poi da noi l'ha usato davvero poco sto 4-4-2.

ma in ogni caso, a parlare c'è il mercato e la squadra che è uscita dal mercato.
e cioè senza esterni o quasi.

riprendo il discorso del Ranieri pragmatico. io credo che lui abbia portato alle estereme conseguenze quanto ha constatato lo scorso anno (sperando che non risulti tutto "drogato" dall'eccezionale rendimento avuto).
lui ha visto che la Roma trovava la porta con facilità con Totti, Vucinic, i centrocampisti e i difensori (è rimasto con negli occhi il Vucinic realizzatore, più che quello della prima parte. quello deve averlo catalogato come "momento difficile per tutti non solo per Mirko") e ha visto che la Roma aveva una difesa molto solida, difficile da bucare.

"i gol li troviamo sempre e poi con l'ottima difesa che abbiamo possiamo non rischiamo più di tanto".

secondo me Ranieri è partito da qui.
avrà di certo chiesto gli esterni, il vice riise, il terzino destro, il portiere, ecc... ma la prima cosa che ha chiesto è un centravanti e Burdisso.
del resto che puntava sul "trovare il gol" che poi la squadra è solida, lo dimostra l'aver passato tuta l'estate a provare il tridente (mai il 4-4-2)

quando poi si è accorto, a parte le difficoltà di Adriano, che Vucinic non è il Bomber che lui credeva fosse finalmente esploso... anche se era lampante che ciò che davvero mancava era un esterno (lì ormai l'abbiamo detto e ridetto tutti, stiamo praticaemnte a ZERO), quando s'è presentata la possibilità Borriello ci si è fiondato lui e tutta quanta la Roma.

almeno così resta sulal carta valido il discorso base: "con un attacco di questo potenziale il gol lo trovi sempre, e la difesa è solida per poter subire poco".

a me pare che fili, sarà autosuggestione ma credo sia andata proprio così.

naturlamente quanto al modulo alle fasce non ci pensare proprio più. non le sfrutteremo mai come fa una squadra costruita per questo.
noi cercheremo il gol "che tanto viene" e poi ci metteremo dietro.

schemi non ne vedrai, vedrai singoli e ..."quadratura".

PS non è male l'idea 3-5-2, manca giusto qualche ricambio per i centrali di difesa.




il_gatto
00mercoledì 1 settembre 2010 17:06
io vedo un totti che non fara' piu la punta....tornera' al ruolo dove secondo me ha fatto vedere le cose piu belle...il trequartista.

E secondo me vedremo totti vucinic menez e borrielo a cagliari titolari.
chiefjoseph
00lunedì 6 settembre 2010 13:14
avremo la stessa situazione tattica avuta con toni...
borriello-totti-vucinic li vedremo pochissimo, e per fortuna.
Sound72
00lunedì 4 ottobre 2010 17:09
faberhood, 01/09/2010 13.58:

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D'accordissimo con Sound...incompiuta sugli esterni.
Non ho ben chiaro una cosa.....quale è il modulo che Ranieri vuole adottare?
Perchè se decidi di giocare con il 4-4-2....gli esterni li devi avere e li pretendi....e li tieni anche se si chiamano Guberti.
Se hai solo Taddei non giochi con quel modulo....anche perchè Cicinho non lo vuoi riaccogliere.
Allora dovresti decidere di giocare con il 4-3-3? ma Vucinic e Menez fanno anche una pseudo fase difensiva, tipo Eto'ò e Pandev nell'Inter dello scorso anno? Nun ce credo neanche se lo vedo.
Quindi la società ha seguito solo una parte delle priorità del tecnico: Burdisso e Centravanti e vice Riise.
A questo punto, con questa rosa , fossi io l'allenatore mi sarei presentato ( parlo al passato perchè è una cosa da impostare a inizio stagione...e non si è fatta per vari motivi) con il 3-5-2.
Sfrutterei le doti di Riise e Cicinho sulle fasce....Pizarro-Brighi-De Rossi a l centro....tre difensori centrali Mexes-Burdisso-Juan e Totti-Borriello o Totti-Vucinic in avanti.
In alternativa uso il 4-4-2 a rombo con Perrotta - Taddei(menez) -De Rossi e Pizarro e Cassetti-Juan-Burdisso-Riise in difesa Vucinc e Borriello o Totti di punta.
Dal punto di vista legale a Baptista e a Cicinho e a Doni non puoi dire nulla....notizia e articolo di D'Ubaldo ai limiti del ridicolo.
Mercato comunque nonostante Borriello e Burdisso da 6,5....assurdo e inconcepibile.
Ripeto se il modulo doveva essere il 4-4-2 e il modulo ha chieso questo ....allora è un controsenso.
Aiutatemi non lo capisco.....Ranieri non è un pivellino come Allegri...che la società gli acquista i calciatori e lui abbozza visto che la squadra la fà il premier...o no? Boh?



dopo un mese ancora nn s'è capito purtroppo..
ShearerWHC
00lunedì 4 ottobre 2010 17:25
Mi pare che l'unico modulo possibile sia una specie di 4-3-1-2
La difesa a 3 la escludo, perchè se a sinistra hai Riise che ti può coprire bene tutta la fascia, a destra Cassetti è troppo terzino (e comunque davanti offre poca qualità), mentre Cicinho non ha la velocità (e/o il fisico) per recuperare la posizione difensiva una volta andato avanti
A centrocampo Pizarro mi pare molto indietro fisicamente, ma è imprescindibile, e con due incontristi (con licenza di sganciarsi) a fianco può esprimersi meglio
Il problema è davanti, aldilà delle difficoltà difensive a rigor di logica lo scopo del calcio è vincere, e si vince tramite gol (con 34 0-0 si retrocede...)
Io proverei Menez trequartista "alla Hamsik", sulla fascia mi pare poco incisivo ma è negli inserimenti centrali che mi è parso sempre più a suo agio; il probelma è che per lanciarlo servirebbe Totti, ma questo Totti fatica troppo
Per ora proverei a dare fiducia a Vucinic e ovviamente a Borriello davanti, nonostante l'indolenza e il carattere il montenegrino è quello che può creare più "mismatch" in campo, partendo largo ...se gli va

lucaDM82
00lunedì 4 ottobre 2010 18:03
Attendiamo Taddei,per me risulterà prezioso.
lucaDM82
00martedì 5 ottobre 2010 10:56
IL MESSAGGERO. Totti consiglia Ranieri: con Borriello mai più


Il Messaggero - Problema vero o semplice capro espiatorio? L´annoso dilemma. Annoso perché il soggetto in questione si chiama Francesco Totti, capitano della Roma, 192 gol in serie A e 245 in totale con la maglia giallorossa. Uomo record, uomo tutto. Uno che ha dato tanto, tutto e ora non vuole sentirsi l´unico male. Ranieri sostiene che Francesco venga prima della Roma. Forse non è così, ma più o meno è così. E adesso? Per tanti, Totti è diventato il problema della Roma. Impossibile da credere. Semmai, ci permettiamo di puntualizzare, Totti è uno dei (tanti) problemi della Roma (gli altri vanno dal rendimento di altri singoli, alle incongruenze tattiche, fino alle evidentissime difficoltà fisiche etc etc). Oppure, per essere ancora più precisi, la sua posizione in campo e il suo dispendio di energie costituiscono un doppio problema per la squadra, oltre che per se stesso. Intanto Francesco ha vissuto una mezza serata (domenica) e tutto ieri da capro espiratorio. Messaggi, telefonate, le radio il giorno dopo Napoli-Roma: tutti a dire, deve mettersi da parte. E Totti ripete da sempre: se io sono il problema, mi metto da parte. Lo dirà anche a Ranieri, alla società e a chi, nello spogliatoio, pensa questo e fin ora non ha avuto il coraggio di dirglielo in faccia, rinfacciandoglielo. Il problema è capire se si tratta più di una questione più tattica o più atletica. O entrambe. Atletica lo è: Totti in campo fatica, non è brillante. L´età, gli acciacchi e una preparazione che non ha funzionato bene sulle sue gambe (evidentemente non solo sulle sue...). Tattica lo è altrettanto: Totti-Borriello non sono una coppia. Sì, ma Francesco corre tanto, dice Ranieri. Vero e quindi si trova spesso senza fiato, e uno della sua età deve sfruttare più la qualità che la corsa. Ha fatto tanti gol, ora non fa più il centravanti. E ancora deve segnare un gol ufficiale. Come mai, ci si chiede. Nella posizione che occupa ora, con due esterni veri che accompagnano l´azione, potrebbe funzionare lo stesso. E andrebbe meglio se, come lo scorso anno, avesse vicino qualcuno a cui scaricare la palla: la squadra che era corta, ora è lunghissima, soffre e Francesco viene inghiottito dagli avversari. E quando deve concludere arriva ai sedici metri sempre spompato. Totti da anni fa il centravanti e questo vorrebbe continuare a fare. Se adesso è meglio Borriello, pazienza. Se ne va in panchina. Che giochino pure gli altri che stanno meglio di me, pensa e dirà a Ranieri. Ma lui con Borriello - è la convinzione di Totti e se n´è accorto Ranieri - non possono coesistere. Almeno per ora. Quindi, si pensa a un ritorno al 4-2-3-1, con davanti Francesco o Marco, Marco o Francesco. E il capitano accetterà la panchina. Come ha fatto a Napoli quando, prima di sapere che sarebbe uscito Borriello, lui stesso stava andando fuori, pur sapendo che restando in campo si sarebbe esposto a una ulteriore brutta figura. Totti spera che nessuno l´abbia fatto per quello.
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Del genere:"Vado in panchina io" o "va in panchina borriello"?

giove(R)
00martedì 5 ottobre 2010 11:59
il titolo di questo articolo è da appesa al muro (per chi l'ha partorito).

il titolo di questo topic invece al momento mi sembra un ossimoro.
faberhood
00martedì 5 ottobre 2010 12:15
Re:
ShearerWHC, 04/10/2010 17.25:

Mi pare che l'unico modulo possibile sia una specie di 4-3-1-2
La difesa a 3 la escludo, perchè se a sinistra hai Riise che ti può coprire bene tutta la fascia, a destra Cassetti è troppo terzino (e comunque davanti offre poca qualità), mentre Cicinho non ha la velocità (e/o il fisico) per recuperare la posizione difensiva una volta andato avanti
A centrocampo Pizarro mi pare molto indietro fisicamente, ma è imprescindibile, e con due incontristi (con licenza di sganciarsi) a fianco può esprimersi meglio
Il problema è davanti, aldilà delle difficoltà difensive a rigor di logica lo scopo del calcio è vincere, e si vince tramite gol (con 34 0-0 si retrocede...)
Io proverei Menez trequartista "alla Hamsik", sulla fascia mi pare poco incisivo ma è negli inserimenti centrali che mi è parso sempre più a suo agio; il probelma è che per lanciarlo servirebbe Totti, ma questo Totti fatica troppo
Per ora proverei a dare fiducia a Vucinic e ovviamente a Borriello davanti, nonostante l'indolenza e il carattere il montenegrino è quello che può creare più "mismatch" in campo, partendo largo ...se gli va





Anche io partirei con questa sorta di 4-3-1-2 per farlo diventare appena possibile ( quando la squadra è in forma ) in un 4-2-3-1 di spallettina memoria.
Al momento gli uomini da impiegare per il 4-3-1-2 sono quelli: Lobont-Cassetti-Juan-Burdisso-Riise-Pizarro-De Rossi-Perrotta-Menez-Vucinic-Boriello.
Dopo per passare al 4-2-3-1 si presenta: Lobont-Cassetti-Juan-Burdisso-Riise-Pizarro-De Rossi-Taddei-Perrotta-Vucinic-Boriello.
Si aspetta il recupero di Julio Sergio, si cerca di sostituire Perrotta con Simplicio ( spero che torni in forma), si alterna Boriello con Totti e poi con Adriano ( quando tornerà in forma ), si compra un'altro esterno che si alterni con Taddei nella finestra di Gennaio.....anche se io ci proverei Rosi ( in quanto è il ruolo a cui si adatta di più).
In questo modo ci possiamo salvare.....
lucaDM82
00martedì 5 ottobre 2010 12:42
Re:
giove(R), 05/10/2010 11.59:

il titolo di questo articolo è da appesa al muro (per chi l'ha partorito).

il titolo di questo topic invece al momento mi sembra un ossimoro.


angeloni


Sound72
00mercoledì 24 novembre 2010 13:49
Re: Re:
faberhood, 05/10/2010 12.15:




Anche io partirei con questa sorta di 4-3-1-2 per farlo diventare appena possibile ( quando la squadra è in forma ) in un 4-2-3-1 di spallettina memoria.
Al momento gli uomini da impiegare per il 4-3-1-2 sono quelli: Lobont-Cassetti-Juan-Burdisso-Riise-Pizarro-De Rossi-Perrotta-Menez-Vucinic-Boriello.
Dopo per passare al 4-2-3-1 si presenta: Lobont-Cassetti-Juan-Burdisso-Riise-Pizarro-De Rossi-Taddei-Perrotta-Vucinic-Boriello.
Si aspetta il recupero di Julio Sergio, si cerca di sostituire Perrotta con Simplicio ( spero che torni in forma), si alterna Boriello con Totti e poi con Adriano ( quando tornerà in forma ), si compra un'altro esterno che si alterni con Taddei nella finestra di Gennaio.....anche se io ci proverei Rosi ( in quanto è il ruolo a cui si adatta di più).
In questo modo ci possiamo salvare.....




sulla base di quello che si è visto ultimamente credo che il 4-3-1-2 a certi livelli ancora nn te lo puoi permettere.E in ogni caso lo puoi fare con totti in campo e vucinic fuori e dovresti rinunciare a pizarro.
Paradossalmente ci vedo meglio greco di menez come punto alto del rombo ( tipo al derby ).Ma puoi rinunciare a menez in questo momento?
Il 4-2-3-1 con de rossi pizarro e uno tra simplicio e perrotta con menez e vucinic larghi e totti o borriello resta x me il modulo piu' affidabile x la squadra. Se nn altro mi sembra quello con cui possiamo avvicinarci di piu' ad una squadra che fa gioco.
lucaDM82
00mercoledì 24 novembre 2010 14:33
Che ne sarà di Taddei?
giove(R)
00mercoledì 24 novembre 2010 15:17
Re:
lucaDM82, 24/11/2010 14.33:

Che ne sarà di Taddei?




sta na crema pè nantri 4 anni!
Sound72
00mercoledì 24 novembre 2010 15:23
Re: Re:
giove(R), 24/11/2010 15.17:




sta na crema pè nantri 4 anni!




quando hai il dono della sintesi così io te quoterei a prescindere..e su questo punto oltretutto la penso come te.
giove(R)
00mercoledì 24 novembre 2010 17:00
Re: Re: Re:
Sound72, 24/11/2010 15.23:




quando hai il dono della sintesi così io te quoterei a prescindere..e su questo punto oltretutto la penso come te.




pensa che io scrivo scrivo per farmi capire meglio, per rendere più esaustiva la mia esposizione, nella presunzione/speranza che poi non servano mille batti e ribatti.... [SM=g27988]
E_Dantes
00mercoledì 24 novembre 2010 17:22
Re: Re: Re: Re:
giove(R), 24/11/2010 17.00:




pensa che io scrivo scrivo per farmi capire meglio, per rendere più esaustiva la mia esposizione, nella presunzione/speranza che poi non servano mille batti e ribatti.... [SM=g27988]




...in che senso, scusa? [SM=g27991]

[SM=g27987] [SM=g27988]

Sound72
00giovedì 17 febbraio 2011 14:25
quest'anno su 30 -40 squadre viste all'opera non ne ho vista una piu' disorganizzata e priva di e schemi della Roma.
Sound72
00giovedì 1 settembre 2011 11:56
come fareste giocare questa squadra? o meglio..come giocherà?

secondo me si parte con bojan totti osvaldo davanti o se veramente vuole rischiare bojan osvaldo caprari..poi piu' in là inserimento graduale di lamela. In mezzo x ora vedo de rossi con pjanic e perrotta.
Credo si possa pensare anche a qualcosa di diverso come disposizione di uomini a centrocampo mentre la difesa a 3 dietro a questo punto mi pare un azzardo senza averla mai provata.
lucaDM82
00giovedì 1 settembre 2011 12:21
Mi farò un'idea più avanti,non conosco la condizione generale dei giocatori e molti dei nuovi sono tutti da scoprire.
faberhood
00giovedì 1 settembre 2011 14:03
Re:
lucaDM82, 01/09/2011 12.21:

Mi farò un'idea più avanti,non conosco la condizione generale dei giocatori e molti dei nuovi sono tutti da scoprire.




Partirei dal 4-3-1-2....per diventare il 4-3-3 in alcune fasi di gioco.
Dopo vediamo cosa si inventa Luis Enrique.
giove(R)
00venerdì 2 settembre 2011 09:59
io, a differenza di molti che dicono "togliamoci dalla testa il riferimento al Barcellona", per ora, prima di scoprire quanto e in cosa sia diverso Luis Enrique, rispetto a quel parametro la, insisto nel rifarmi a quel confronto.

fino a prova contraria (e per quanto visto finora) Luis Enrique viene a portare quell'idea lì.

e io vi dirò non so nemmenos e davanti è un 1-2 o un 3 o un 2-1... io l'ho già detto, davanti loro si muovono tutti che alla fine il modulo non c'è nemmeno più.

ma secondo me si parte con 2 centrali e duie difensori di spinta, un mediano basso che va a fare il terzo centrale, due palleggiatori, e tre punte esterne meno esterne ma comuqneu mobili.

quindi io a centrocampo metterei Greco o Pizarro insieme a Pjanic e De Rossi. non Perrotta. poi amgari come dicevo l'altra volta a chief che chiedeva un centrocampista alla ramires,q uindi più sostanza che palleggio... può darsi che Luis Enrique non si senta ancora sicuro con un solo mediuano e due palleggiatori (cui deve insegnare quasi da zero la fase di copertura).

l'ieale formazione per ora sarebbe

Stekelemburg
Cassetti Juan Burdisso Josè Angel
De Rossi
Pjanic Pizarro (Greco)
Bojan Lamela Totti (Osvaldo)

naturalmente in qualsiasi modo italiano sarebbe una formazione improponibile.
di quelle "formazione di tutti i tempi" dove a centrocampo metti platini zico e zidane, e si finisce sempre per concludere "ma chi difende".
ma naturalmente il gioc del Barcellona se fatto bene, permette di difendere nella maniera più assoluta.

chiaro che se sta specialità non ci fosse più, se i giocatori, putne efantasisti non ci mettono la testa, o se la piazza caccia LE per poca pazienza e si cambia... beh a quel punto cambia tutto.

Sound72
00lunedì 5 settembre 2011 18:20
curioso di vedere se scala Cassetti a destra domenica e mette Kjaer.
giove(R)
00giovedì 1 dicembre 2011 11:49
articolo interessante...

La Roma prende quasi tutti i gol da dentro l'area. e spesso in superiorità numerica.



LAROMA24.IT – C’è qualcosa che lega Dobrotka, modesto mestierante slovacco, a Ibrahimovic e Di Natale, ultimi brandelli di talento nell’impoverito campionato italiano. Il primo segnò una strada, poi percorsa da 14 imitatori, punendo la neonata Roma di Luis Enrique in agosto. Quel giorno DiBenedetto veniva battezzato come presidente giallorosso, mostrando soddisfatto ai tifosi al seguito la sciarpa romanista, ma poco dopo già comprese le amarezze riservate a chi fa parte di quel mondo: Slovan-Roma 1-0, cose che succedono nel calcio, impensabili in altri sport. Dettagli: Dobrotka guadagna la popolarità inattesa deviando in rete un calcio d’angolo (invitiamo a tenere a mente), dentro l’area piccola (rinnoviamo l’invito) e con più difendenti giallorossi rispetto ai propri compagni (monotonia in agguato ma il consiglio rimane lo stesso).

AREA AD ALTO RISCHIO – “La mia idea di calcio prevede il dominio delle aree di rigore”, pregevoli le intenzioni, eppure Luis Enrique dopo oltre 3 mesi dall’apertura ufficiale delle attività, non sembra aver raggiunto il proprio obiettivo. Ci vuole tempo, come ha rimarcato più spesso l’asturiano, ma qualcosa non quadra se i 16 gol subiti dallo Slovan all’Udinese sono arrivati dentro l’area di rigore e nella quasi totalità dei casi le maglie giallorosse presenti superavano quelle avversarie. Dal 18 agosto a venerdì sera, nelle dieci gare in cui Stekelenburg (o Lobont) hanno dovuto raccogliere il pallone all’interno della porta, sono stati battuti da conclusioni ravvicinate. Mai, dunque, si è trattato del noto “tiro della domenica” (o del venerdì, sabato, lunedì ecc...), sul quale il massimo consentito è allargare le braccia. Il dato che forse preoccupa di più, invece, riguarda proprio le situazioni da cui sono scaturiti i gol avversari. Appena 3, infatti, le reti subite con la squadra sbilanciata: l’ultimo Isla, con Armero quasi intenerito di fronte agli errori di posizionamento di Taddei e Cassetti che gli aprono la strada prima di servire il pallone da difficoltà zero al cileno.

DIFESA SIMPATIA – Difficilmente Luis Enrique, nel suo primo scorcio italiano, si è complimentato con un avversario. L’unica eccezione rimane la gara col Milan, al termine della quale rimarcò la difficoltà di Burdisso nel segnare il gol del momentaneo 1-1, complice la marcatura blindata degli avversari. Quello che non avviene nell’area romanista. Chiedere a Klose, Jankovic, Nesta, Denis o Ibrahimovic: tutti ricorderanno con un sorriso il gentile soggiorno nei pressi della porta di Stekelenburg. Se Nesta e Denis ebbero la meglio su situazioni da palla ferma con marcature piuttosto cordiali di Cassetti e Heinze, gli altri hanno giovato dei movimenti sballati della difesa romanista. Sia nel secondo gol di Ibrahimovic, che in quello di Klose la linea difensiva è attirata dal pallone dimenticando così gli avversari nella zona calda. A Jankovic fu concesso l’onore, al pari di Klose, di poter addirittura sistemare la sfera, scegliere l’esultanza e salutare i parenti sugli spalti, prima di battere l’ex Ajax. Nei casi dello svedese e del genoano la superiorità numerica giallorossa è quasi imbarazzante, mentre il laziale sfila inosservato nel cuore della difesa romanista nonostante l’abito non sia di quelli graditi. Così come Bertolacci, anche lui ritrovatosi faccia a faccia col portiere nonostante la difesa romanista fosse a ranghi completi. Una staticità apprezzata anche da Di Natale nell’ultimo incontro, quando la retroguardia di Luis Enrique si consultava sul da farsi sulla situazione di ‘palla scoperta’ nei piedi di Pinzi.

INDIFESA O INDIFENDIBILE? – E ancora, un altro dato rimarca le difficoltà nella fase difensiva dei giallorossi: la ‘protezione dell’area’ della Roma è la terz’ultima della A, dietro solo al Palermo (un luna park itinerante per gli avversari) e all’Udinese. Si tratta di spiccioli di percentuale, con Luis Enrique fermo a 49,5 mentre Mangia e Guidolin, racimolano rispettivamente 49,4 e 49,3. Si è detto del sistema di gioco, dell’affiatamento, dei problemi di comunicazione nel tentativo di dare un perché alla situazione. Forse, considerate le statistiche, il fatto che Stekelenburg non possa rivolgersi ai compagni potrebbe essere un vantaggio…

TUTTI I GOL SUBITI DAI GIALLOROSSI DA AGOSTO A UDINE:

Isla (Udinese): dentro area piccola.
Di Natale (Udinese) dentro l'area di rigore.
Bertolacci (Lecce) dentro l'area di rigore.
Ibrahimovic 1 (Milan) 4 vs 3 per la Roma dentro l'area di rigore.
Nesta (Milan) 7 vs 4 per la Roma, dentro l'area di rigore su azione da angolo.
Ibrahimovic 2 (Milan) 8 vs 4 per la Roma dentro l'area di rigore.
Kucka (Genoa): 7 vs 5 per la Roma, dentro area piccola su azione da angolo.
Jankovic (Genoa): 5 vs 3 per la Roma, dentro l'area di rigore.
Hernanes (Lazio): calcio di rigore.
Klose (Lazio): 3 vs 2 per la Roma, sullo stop diventa 2 vs 2, dentro area di rigore.
Denis (Atalanta): 6 vs 4 per la Roma, al limite dell'area piccola su azione da angolo.
Vitiello (Siena): 4 vs 3 per la Roma su respinta del palo, dentro area di rigore.
Conti (Cagliari): 4 vs 3 per la Roma su errore José Angel, dentro area di rigore.
El Kabir (Cagliari): 3 vs 3 dentro l'area di rigore su contropiede con Roma in inferiorità numerica.
Stepanovsky (Bratislava): 5 vs 3 dentro l'area di rigore per la Roma su contropiede.
Dobrotka (Bratislava): 7 vs 5 su azione da angolo, dentro l'area piccola.

Solo Lazio, Napoli e Udinese hanno subito tutti i gol dentro l'area di rigore (riferito alle partite di campionato).

LA PRIMA E LE ULTIME SULLA 'PROTEZIONE AREA':

1) - INTER 55,5

18) - ROMA 49,5
19) - PALERMO 49,4
20) - UDINESE 49,3


Mirko Bussi


30-11-2011
Sound72
00giovedì 1 dicembre 2011 12:42
forse nella statistica andrebbe fatto un distinguo ulteriore: gol presi in area di rigore da calcio piazzato ( angolo o punizione ) e gol su azione manovrata avversaria ( tipo quello di di natale o appunto di isla ). Ovvero a difesa schierata oppure che si schiera nella ripartenza o nell'attacco avversario.
lucaDM82
00giovedì 1 dicembre 2011 12:57
per me il problema è che creiamo poco rispetto a quanto subiamo.
Cioè,se andiamo avanti cosi' allora prendiamoci zeman.
giove(R)
00giovedì 1 dicembre 2011 15:29
si chiaramente non basta dire "era in superiorità" pechè amgari gli uomini tuoi in area sono pure tuttie undici ma stanno tutti dall'altra parte dell'area...

è un dato che potrà anche essere incompleto, però è un dato che ha un certo canone di ripetizione. succede spesso o quasi sempre.
e quindi va analizzato e non sorvolato. non vorrò dire "tutto", ma qulcosa da ragionarci su c'è.

giove(R)
00giovedì 1 dicembre 2011 17:35
io che non ho mai ceduto alla disperazione dell'improponibilità del paragone con il Barcellona, ma anzi la porto avanti sin dall'inizio di LE, non mi faccio certo venire le bolle a leggere una rticolo del genere.
che tra l'altro condivido, anche perchè non c'è nulla che mi giunga nuovo, non foss'altro che leggo cose che ho detto molte settimane fa e che continuo a ribadire.
il modello è quello quindi c'è poco da fare a portarsi le mani agli occhi e alle orecchie per non vedere e sentire. [SM=g7554]


(M. SCONCERTI) - Detto e discusso tanto del gioco del Barcellona, proviamo un altro gioco spericolato e confrontiamo il calcio di Guardiola con quello di Luis Enrique, il suo epigono romanista. Se è vero che la differenza è il gioco, dove e quanto sono diverse Barcellona e Roma? Credo si debba dare intanto a Luis Enrique il merito di aver costruito qualcosa di diverso per il calcio italiano. I suoi terzini non sono difensori, sono esterni di centrocampo, ma sia Rosi che Taddei sono inferiori ai terzini del Barcellona. Soprattutto Dani Alves è fuori paragone. Ha una corsa forte José Angel, ma ancora immatura.

Nel rombo di centrocampo della Roma, l’uomo più in basso è praticamente un difensore, un vero e proprio centromediano metodista arrivato direttamente dagli anni trenta. Il resto del centrocampo è fatto da giocatori di grande qualità (De Rossi e Pjianic), mentre il vertice alto è addirittura Totti. C’è in sostanza la ricerca attenta di rifare il Barcellona anche se gli ingredienti sono diversi. Busquets è Gago; De Rossi uno Xavi più duro e meno creativo, Pjianic ha qualche sintomo di Iniesta. Diciamo che è un giovane di 21 anni con molte qualità, ma che l’altro è fra i più forti del mondo.

Totti non è Messi, è stato sempre qualcosa di diverso, non di decisamente inferiore. Ora è facile coglierne la differenza, fino a due anni fa un po’ meno. Ma se l’architettura delle squadre è la stessa, diversa è la qualità del materiale. Tutti i romanisti cedono qualcosa al proprio dirimpettaio catalano per tecnica e velocità di pensiero. Direi che siamo a un 25-30 per cento in meno come rendimento complessivo del reparto. Con un aggravante: che Messi in questo momento non è confrontabile. Ha la più straordinaria facilità di correre e segnare che si ricordi. Resta l’attacco. Lamela è molto giovane, quindi discontinuo. Bojan rende di più a partita in corso e fino al maggio scorso era il quarto attaccante del Barcellona. Lo sarebbe ancora. Il più maturo è Osvaldo. Ha fisico, forza, anche tecnica, somiglia a un centravanti vero, cosa poco proponibile al Barcellona, utilissima alla Roma. Sanchez e Villa, più Pedro, valgono nel complesso ancora più reti, più sostanza. Il capolavoro di Guardiola è infine far pensare i suoi uomini con la sua testa, non far mai venire un dubbio alla squadra. La qualità dei singoli è poi fondamentale. La Roma non ha quella qualità, ma in Italia non c’è ancora nemmeno il Real Madrid. Forse può bastare.
faberhood
00venerdì 2 dicembre 2011 11:23
Re:
giove(R), 01/12/2011 17.35:

io che non ho mai ceduto alla disperazione dell'improponibilità del paragone con il Barcellona, ma anzi la porto avanti sin dall'inizio di LE, non mi faccio certo venire le bolle a leggere una rticolo del genere.
che tra l'altro condivido, anche perchè non c'è nulla che mi giunga nuovo, non foss'altro che leggo cose che ho detto molte settimane fa e che continuo a ribadire.
il modello è quello quindi c'è poco da fare a portarsi le mani agli occhi e alle orecchie per non vedere e sentire. [SM=g7554]


(M. SCONCERTI) - Detto e discusso tanto del gioco del Barcellona, proviamo un altro gioco spericolato e confrontiamo il calcio di Guardiola con quello di Luis Enrique, il suo epigono romanista. Se è vero che la differenza è il gioco, dove e quanto sono diverse Barcellona e Roma? Credo si debba dare intanto a Luis Enrique il merito di aver costruito qualcosa di diverso per il calcio italiano. I suoi terzini non sono difensori, sono esterni di centrocampo, ma sia Rosi che Taddei sono inferiori ai terzini del Barcellona. Soprattutto Dani Alves è fuori paragone. Ha una corsa forte José Angel, ma ancora immatura.

Nel rombo di centrocampo della Roma, l’uomo più in basso è praticamente un difensore, un vero e proprio centromediano metodista arrivato direttamente dagli anni trenta. Il resto del centrocampo è fatto da giocatori di grande qualità (De Rossi e Pjianic), mentre il vertice alto è addirittura Totti. C’è in sostanza la ricerca attenta di rifare il Barcellona anche se gli ingredienti sono diversi. Busquets è Gago; De Rossi uno Xavi più duro e meno creativo, Pjianic ha qualche sintomo di Iniesta. Diciamo che è un giovane di 21 anni con molte qualità, ma che l’altro è fra i più forti del mondo.

Totti non è Messi, è stato sempre qualcosa di diverso, non di decisamente inferiore. Ora è facile coglierne la differenza, fino a due anni fa un po’ meno. Ma se l’architettura delle squadre è la stessa, diversa è la qualità del materiale. Tutti i romanisti cedono qualcosa al proprio dirimpettaio catalano per tecnica e velocità di pensiero. Direi che siamo a un 25-30 per cento in meno come rendimento complessivo del reparto. Con un aggravante: che Messi in questo momento non è confrontabile. Ha la più straordinaria facilità di correre e segnare che si ricordi. Resta l’attacco. Lamela è molto giovane, quindi discontinuo. Bojan rende di più a partita in corso e fino al maggio scorso era il quarto attaccante del Barcellona. Lo sarebbe ancora. Il più maturo è Osvaldo. Ha fisico, forza, anche tecnica, somiglia a un centravanti vero, cosa poco proponibile al Barcellona, utilissima alla Roma. Sanchez e Villa, più Pedro, valgono nel complesso ancora più reti, più sostanza. Il capolavoro di Guardiola è infine far pensare i suoi uomini con la sua testa, non far mai venire un dubbio alla squadra. La qualità dei singoli è poi fondamentale. La Roma non ha quella qualità, ma in Italia non c’è ancora nemmeno il Real Madrid. Forse può bastare.




Io sono in disaccordo con questa visione.
Mi sembra che l'idea di LE e l'ha ribadito più volte è diversa.
'Non voglio copiare il Barcellona, voglio fare giocare alla Roma un bel calcio, che abbia degli spunti presi da chi fa bel calcio'...questa è la sintesi del suo discorso.
Io non voglio una squadra che copi in carta carbone il gioco di un'altra squadra....e vedo o credo di vedere in quello che mette in campo LE qualcosa di simile...ma che ha un'identità diversa.
Credo di vedere, perchè da come vi stò dicendo da inizio stagione ancora devo capire che tipo di gioco sarà alla fine....e come di completerà dopo il girone di andata....che per me è il vero saprtiacque del progetto o idea di gioco o chiamatelo come vi pare.
Ma si avrà pazienza? Ribadisco che la copia del Barcellona è irripetibile, come lo è la copia del Manchester United, come lo è quello dell'Arsenal.....si deve avere una propria identità....e quella che Ti contraddistingue.
SE LE non riuscirà a gestire la pressione....anche con l'ausilio della società, potrebbe lasciare....e allora? si inizia con la copia di un'altra squadra modello? No, non credo...l'identità deve essere diversa e unica.
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